Durante la ghusl (purificazione rituale), sono ossessionato dall’idea che non debba rimanere nemmeno un punto secco (piccolo come la punta di un ago). Ho letto molto sull’argomento, ma non riesco a liberarmi di questa ossessione. Uso molta acqua finché non sono sicuro che non ci siano punti asciutti. A volte la ghusl dura 2-3 ore. Altrimenti, l’ansia che la ghusl sia invalida, che i miei atti di culto siano vani e che io non sia purificato mi tormenta, e la pace interiore svanisce. Per liberarmene, purtroppo, spreco molta acqua, molto tempo e molta energia per riscaldarla. Questo spreco mi dispiace. Come posso liberarmi di questa ossessione?
Caro fratello/cara sorella,
Nella abluzione rituale (ghusl), è obbligatorio bagnare completamente tutto il corpo. Se rimangono zone asciutte, l’abluzione non è valida. Se ci si accorge in seguito di aver lasciato asciutte alcune parti, non è necessario lavarsi di nuovo da capo a piedi. È sufficiente lavare solo le zone rimaste asciutte. Ad esempio, se si dimentica di lavarsi la bocca e poi ci si ricorda, basta lavarsi solo la bocca; le altre parti sono già state lavate. Lavando le zone rimaste asciutte, l’abluzione si completa.
Nell’abluzione rituale (ghusl) e nell’abluzione minore (wudu), il lavaggio si completa con il passaggio dell’acqua su ogni parte del corpo. Sia che si lavi una volta o tre volte, se l’acqua è passata su tutto il corpo, l’abluzione è completa. Inoltre, l’uomo non può sapere se anche solo un punto minuscolo è rimasto asciutto. Pertanto, non c’è bisogno di lasciarsi prendere da tali ossessioni. Eseguiremo l’abluzione rituale e l’abluzione minore in conformità alla Sunna, senza dare retta alle ossessioni.
Se una persona ha dei dubbi continui sul fatto di aver lavato o meno un membro del corpo durante l’abluzione, dovrebbe pregare senza dare retta a tali dubbi, accettando che ha lavato quel membro.
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Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande