– “Chiunque, passando per un cimitero, recita l’ayat 111 del Corano (Surah Al-Ikhlas) undici volte e ne dona il merito ai defunti, riceverà un merito pari al numero dei defunti.”
(Ibn Abidin)
– Questo hadith è autentico?
Caro fratello/cara sorella,
Il testo di Ibn Abidin
“Durru’l-muhtar”
è stato tramandato come un hadith.
(cfr. Ibn Abidin, II, 242).
Abu Muhammad al-Samarkandi,
“Fedailu, dic: Egli è Allah, l’Uno”
Nella sua opera, ha riportato questo hadith come parola del Profeta (pace e benedizioni su di lui) riferita da Ali (che Dio sia contento di lui). Anche se il hadith è debole, viene considerato insieme ad altri hadith simili, anch’essi considerati deboli.
“Che la ricompensa per la lettura del Corano possa raggiungere il defunto”
È importante perché indica che esiste un originale.
Visitare le tombe e recitare il Corano e preghiere al loro cospetto è una sunna. Infatti, il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) …
“Cimitero di Baki”
Lo ha fatto così quando è salito al potere.
Anche recitare la “Yasin-i Şerif” nel cimitero è una pratica consueta, tramandata dalla tradizione.
Infatti:
“Chiunque entri in un cimitero e reciti la sura Yasin, Allah quel giorno allevierà le pene dei defunti. A chi recita la sura Yasin saranno conferiti tanti meriti quanti sono i defunti lì sepolti.”
(cfr. Ibn Abidin, Redd al-Muhtar, Istanbul 1983, 3/503)
L’hadith lo dimostra. Inoltre, lo dimostra il Corano.
Fatiha, Ayat al-Kursi
e
Sincerità / Sincerità d’intenti
Si possono leggere anche versetti come questi.
“O Dio, che la ricompensa di ciò che ho recitato giunga a [nome della persona] e a coloro che riposano qui…”
prega così.
Per ulteriori informazioni, clicca qui:
– È lecito recitare il Corano a un defunto o a una persona in fin di vita?
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande