Quando e come è iniziata l’idolatria tra gli esseri umani?

Dettagli della domanda


– Il Corano narra che da Adamo (pace sia su di lui) nacque un figlio bellissimo, e che in seguito le persone iniziarono a venerarlo…

– Chi è questo ragazzo e perché la gente inizia a idolatrarlo?

– Quando gli uomini iniziarono a praticare il culto, Adamo (pace sia con lui) e il bambino in questione non erano forse già sulla Terra?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

Secondo alcune fonti, le informazioni sull’argomento possono essere riassunte come segue:

Dopo aver ucciso il fratello Habil, Caino fuggì in Yemen, spaventato dal padre Adamo.

Il diavolo gli disse:

“Il fatto che il sacrificio di Habil fu consumato dal fuoco e che il suo sacrificio fu accettato, fu perché egli serviva e adorava il fuoco. Fai lo stesso!”

così esortò. A seguito di ciò,

Kabul,

Costruì un santuario del fuoco e iniziò a venerarlo accendendo un fuoco al suo interno. (1)

Se l’idolo è fatto a forma di uomo, di legno, d’oro o d’argento, allora:

Sanem

, se è fatta di pietra, anche a quella

Vesna

si dice.(2)

Dopo Adamo, il profeta fu suo figlio Seth. I figli di Seth, in precedenza, venivano a visitare il corpo di Adamo, situato in una grotta sul monte Nevz o Bevz, e lo onoravano, supplicando Dio per la sua misericordia. (3)

Cabil, un uomo tra i figli di Adamo:

“O figli di Caino! I figli di Seth gironzolano attorno al corpo di Adamo per rendergli omaggio. Voi, invece, non avete nulla di simile!”

e scolpì un idolo per loro. Fu lui il primo uomo nella storia a scolpire un idolo. (4)

Nel Corano

Vedd, Süva’, Yağus, Yauk e Nesr

le statue nominate (5), secondo la leggenda:

I figli di Adamo (pace sia con lui)

(6) oppure

i figli dei loro figli

(7) Essi erano persone di buona condotta. (8) Il popolo li seguì. (9)


Süva

che è figlio di Seth (Shis) Aleyhisselam,

Yağus, Yauk e Nesr

Si narra anche che fossero figli di Süva. (10)

Questi sono i loro compagni, quando muoiono:

“Vorrei che qualcuno ci avesse fatto assomigliare a loro, così, ricordandoci di loro, ci avrebbe incoraggiato al culto.”

dissero. (11)

I loro parenti piansero molto per loro. Un uomo dei figli di Caleb disse:

“O popolo mio!

(12)

Io non ho il potere di dare la vita, ma non potrei forse scolpire o forgiare per voi cinque idoli a loro immagine?”

disse. E loro risposero:

“Va bene!”

hanno detto.

Allora, l’artefice degli idoli dei figli di Caleb fece per loro,

Vedd, Süva’, Yağus, Yauk

e

Nesr

Secondo le loro immagini, scolpì e eresse cinque idoli.

I fratelli, gli zii e i cugini di coloro in cui nome erano state erette le statue, venivano a correre e a girare intorno a quelle statue, rendendo loro omaggio. Così passò quel secolo.

Così avvenne anche ai tempi di Yerd, figlio di Mehlâil, figlio di Kaynan, figlio di Enos, figlio di Seth, figlio di Adamo. (13)

Alcuni si sono convertiti dall’Islam. (14)


Giungendo al secondo secolo,

Essi veneravano questi idoli con maggiore riverenza rispetto a quanto avveniva nell’antichità.


Veniamo al terzo secolo:


“I nostri antenati veneravano quegli idoli solo perché speravano che intercedessero per loro presso Dio!”

e cominciarono a adorarli, aumentando le loro bestemmie.

Allora, Dio Onnipotente, li punì.

Idris, pace sia con lui,

lo inviò come profeta.

Idris, pace su di lui, li dissuase dal culto degli idoli e li invitò ad adorare il Dio Supremo. (15)

Ma essi respinsero Idris, pace sia su di lui, e Dio lo elevò a un grado elevato.

Idolatria

Andava crescendo fino ai tempi di Noè.

E così proseguì. Dio, il Sublime, inviò Noè come profeta. Noè li invitò a lungo a adorare Dio, il Sublime. Ma essi si opposero a Noè e lo respinsero. (16)

Quando Noè, pace sia su di lui, non riuscì a farli cambiare idea, pregò Dio di liberare lui e i credenti che erano con lui da quella gente. (17)

E Dio li affogò nel diluvio. (18)

Le acque dell’alluvione,

Nevz

oppure

Bevz

li trascinò via dalla montagna e li fece cadere a terra.

Le acque, con la loro impetuosa corrente, li trascinarono da un paese all’altro. Infine, li gettarono sulla terra di Gedda. Poi le acque si ritirarono. I venti che soffiarono ammucchiarono la terra sui simulacri. (19)




Note a piè di pagina:



1. Taberî, Storia 1/82.

2. Abu’l-Munzir Hisham, Kitabu’l-Asnam, p. 53.

3. Abu’l-Munzir Hisam, Kitabu’l-esnam, p. 50.

4. Yâkut, Mûcemülbüldan, 5/367.

5. Nuh, versetto 23.

6. Abu’l-Fida, Tafsir, 4/426.

7. Taberî, Tefsir, 23/99.

8. Abu’l-Ferec Ibn al-Jawzi, Tabsira, 1/35.

9. Taberī, Tefsir, 29/99.

10. Zürkani, Commentario a Mevahib, 2/348.

11. Tabarī, Tafsīr, 29/99.

12. Taberî, Commentario, versetto

13. Abu al-Munzir al-Hisham, Kitab al-Asnam, 51-52.

14. Ibn Sa’d, Tabakat, 1/39.

15. Abu’l-Munzir Hisam, Kitabu’l-esnam, p. 52.

16. Abu’l-Munzir Hisham, Kitabu’l-Asnam, pp. 52-53.

17. Gli Poeti, 118.

18. Nuh, versetto 25

19. Abu’l-Munzir Hisham, Kitabu’l-Asnam, p. 53; vedi M. Asım Köksal, Storia dei Profeti, Edizioni della Fondazione Religiosa Turca: 1/73-75.


Con saluti e preghiere…

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