Quale ricompensa si ottiene costruendo moschee e luoghi di culto?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

In un versetto del Corano si possono individuare quattro caratteristiche principali che dovrebbero possedere coloro che costruiscono le moschee. Dio Onnipotente dice:


“Solo coloro che credono in Allah e nel Giorno dell’Ultimo Giudizio, che osservano la preghiera e danno l’elemosina, e che non temono nessuno se non Allah, possono restaurare le moschee di Allah. Si spera che questi siano coloro che seguono la retta via e che raggiungano il successo.”


(At-Tawbah, 9/18).

Le moschee, essendo luoghi di culto dedicati ad Allah, godono di un grande onore. Per questo motivo, ogni moschea…

“Beytullah”

(La casa di Dio)



si dice.


Carità perpetua,

significa l’elemosina che porta ricompensa continua. In un hadit vengono definite le azioni che sono fonte di ricompensa continua:


“Quando un uomo muore, le sue azioni cessano. Tuttavia, tre cose ne sono escluse: la carità continua, la conoscenza di cui si trae beneficio, e un figlio virtuoso che prega per lui.”


(Dârimi, Introduzione, 46).

Come menzionato in questo hadith

carità perpetua;

Include opere di beneficenza come strade, ponti, fontane, moschee, mense per i poveri, ospedali e scuole. Finché le persone usufruiscono di questi luoghi, coloro che li hanno costruiti, che ne hanno causato la costruzione, che hanno indicato la strada e che li hanno sostenuti, continuano a ricevere ricompense sia durante la loro vita che dopo la loro morte.

In questo hadit viene trattato il seguente argomento:


“Chiunque apra una nuova strada che porti al bene, riceverà una ricompensa pari a quella di chi la percorre; chi invece apre una strada che porta al male, si assumerà la colpa di chi la percorre.”


(Muslim, Ilm, 15; Zakat, 69; Nasa’i, Zakat, 64; Ibn Majah, Mukaddimah, 14; Darimi, Mukaddimah, 44; Ahmad ibn Hanbal, IV, 357, 359-361, 362).


Con saluti e preghiere…

L’Islam attraverso le domande

Commenti


enver_30

Grazie mille, che Dio ti benedica.

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Anonimo

Grazie a te… Che Dio ti benedica.

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seymen537

Quindi, dopo aver completato la preghiera, è necessario eseguire la proscinzione di scusa (sajdah al-sahw)?

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Redattore

La preghiera di chi non esegue la prostratura di scusapèna (sehiv secdesi) quando dovuta è comunque valida. Tuttavia, se la prostratura di scusapèna viene volontariamente omessa, si commette un peccato che riduce la ricompensa della preghiera.

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selimatal

Caro direttore, innanzitutto grazie per il suo servizio. Che Dio (cc) sia contento di lei. Ricordo di aver letto in una fonte che non ricordo il nome, qualcosa del genere: “Dimenticare in quale rak’a ci si trova durante la preghiera è dovuto alle suggestioni di Shaytan (Satana). Infatti, Shaytan prima cerca di impedire al credente di compiere la preghiera, se non ci riesce cerca di farla compiere in ritardo, se non ci riesce cerca di indurre sonno e distrazione, e se non ci riesce cerca di confonderlo riguardo a quale rak’a si sta compiendo. Pertanto, per evitare che le suggestioni di Shaytan prevalgano, non è corretto interrompere la preghiera…”.

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RIDVAN YANA

Che Dio, il Possessore dell’Alto Trono, sia contento di voi per aver aperto questo sito e per aver risposto alle domande.

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sfortunato395

Che Dio ti benedica.

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