Qual è il significato/il senso/il scopo dell’incompatibilità sanguigna?

Kan uyuşmazlığının hikmeti nedir?
Dettagli della domanda


– Se il gruppo sanguigno della madre è negativo, anche se il primo figlio non presenta problemi, il sangue materno inizia a produrre anticorpi contro il secondo figlio. In passato, a causa di questo, molti bambini morivano prima di nascere. Se Dio avesse voluto, non avrebbe creato una tale incompatibilità.

– Visto che Dio non commette errori, vorrei capire la saggezza di questa situazione.

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

Vorremmo farle una domanda:


– Da dove sapete che Dio ha creato l’incompatibilità sanguigna e che questo è qualcosa di male?


Come fate a decidere che la morte di un bambino prima della nascita non sia una benedizione, né per il bambino stesso né per i suoi genitori?

Se quei bambini fossero vissuti, forse avrebbero disobbedito a Dio, ai loro genitori, e avrebbero avvelenato la loro vita eterna.

La madre che ha un’incompatibilità di sangue, grazie a questa malattia, ricorderà di più Dio, otterrà il Suo favore chiedendo continuamente aiuto e protezione e, attraverso il culto, raggiungerà il paradiso. Se non ci fosse stata quella malattia, quella madre forse non avrebbe mai pensato a Dio, non avrebbe osservato i Suoi comandamenti e divieti, danneggiando così la sua vita eterna.

In conclusione, ogni cosa creata da Dio ha non una, ma forse migliaia di ragioni e scopi, e tutte sono a vantaggio dell’uomo. Anche la malattia è bella per l’uomo, è una misericordia, e così pure le disgrazie e le morti.

La vita terrena è di durata molto limitata, mentre l’aldilà è eterno, infinito. L’uomo tende sempre a dare priorità alla vita terrena, desiderando che sia piacevole, e per questo non riesce a comprendere la saggezza delle azioni e delle disposizioni di Dio nell’universo.

In realtà, Dio, per la salvezza dell’anima eterna dell’uomo, gli infligge una serie di disgrazie, malattie, disagi e situazioni dolorose, affinché non dimentichi Dio e l’aldilà, e si sforzi per la sua vita eterna. Vuole che le malattie e le difficoltà gli allevino i peccati e che non bruci nell’inferno.

Dovremmo sempre dire come Ibrahim Hakkı:


Sia la tua benevolenza che la tua ira sono benvenute.

“Il bene si manifesta anche attraverso il male,

Non pensare che farà altrimenti.

L’uomo di Dio lo contempla,

Vediamo cosa farà Dio.

Fa sempre le cose bene.

“Dimmi, perché è così?”

È al suo posto, proprio lì.

Aspetta pazientemente la fine.

Vediamo cosa farà Dio.

Fa sempre le cose bene.


Con saluti e preghiere…

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