Caro fratello/cara sorella,
Uno degli eventi che occupa la mente e stanca il cervello è…
L’espulsione di Adamo (pace sia su di lui) dal Paradiso, il suo invio sulla Terra e il fatto che Satana sia stato la causa di questo evento.
Alcuni potrebbero chiedersi:
“Se non ci fosse stato il diavolo, Adamo sarebbe rimasto in paradiso e noi saremmo stati lì con lui?”
Per spiegare questo concetto, diamo un’attenzione particolare alla conversazione che Dio ebbe con gli angeli prima di creare Adamo (pace sia con lui). Nel Corano, nella Surah Al-Baqarah, si narra quanto segue:
“Il Signore agli angeli
“Io stabilirò un califfo sulla terra.”
aveva detto; gli angeli,
“Lo creasti per seminare discordia e versare sangue? E invece noi ti lodiamo e ti esaltiamo, ti rendiamo continua lode.”
dissero; Dio
“Io, senza dubbio, conosco ciò che voi non conoscete.”
ha detto.
(Al-Baqara, 2/30)
Come si evince dalla traduzione del versetto coranico, Dio, prima ancora di creare Adamo (pace sia su di lui), aveva preannunciato la creazione del genere umano sulla Terra. In altre parole, aveva predetto che gli esseri umani avrebbero vissuto sulla Terra, non in Paradiso. L’inganno di Satana ad Adamo (pace sia su di lui) è stato solo una delle cause che portarono all’esilio dell’umanità sulla Terra.
D’altra parte,
A differenza degli angeli, agli esseri umani sono stati conferiti desideri e impulsi carnali. Per osservare le conseguenze di questi impulsi, era necessario che gli esseri umani venissero inviati nel mondo, ricevessero determinate responsabilità e fossero sottoposti a una prova. In modo che, al termine di questa prova e esperienza, l’uomo potesse ottenere un valore degno del paradiso, oppure assumere una condizione meritevole dell’inferno.
Per questo, all’uomo doveva essere concessa la libertà. Inoltre, il fatto che l’uomo sia stato creato in paradiso…
“La patria del padre”
Ha delle saggezze, come quella di mostrare che il paradiso esiste, che questo mondo è stato creato temporaneamente per la prova e che l’uomo dovrebbe sforzarsi di raggiungerlo alla fine.
I peccati si suddividono in due categorie: peccati maggiori e peccati minori. Tra i principali peccati maggiori figurano: l’omicidio, l’adulterio, il consumo di alcolici, l’insubordinazione ai genitori, il gioco d’azzardo, la falsa testimonianza e il sostegno a innovazioni che danneggiano la religione.1
Tutti i profeti, sia prima che dopo la loro missione profetica, non hanno commesso alcun peccato grave.
Tuttavia, alcuni profeti, per errore, dimenticanza o abbandono di ciò che era migliore, si discostarono da ciò che conosciamo.
“cellula”
Hanno commesso alcuni errori, chiamati “zelley”.² Si può prendere come esempio il fatto che Adamo (pace sia con lui) mangiò i frutti dell’albero proibito in Paradiso. Mangiare i frutti proibiti non costituì un peccato nel senso che conosciamo noi, ma fu una scelta di abbandonare ciò che era migliore. Infatti, non era stato proibito loro di mangiare i frutti dell’albero, quindi non si può considerare un peccato. Di conseguenza, a causa di questi errori, furono privati dei beni del Paradiso. Il fatto che nel Paradiso non esistessero i concetti di peccato e ricompensa fa capire che questo peccato aveva una forma diversa da quella che conosciamo.
Uno dei doni del Paradiso è che lì
“andare in bagno”
che non esiste tale necessità.
3 Poiché nel Paradiso non rimanevano residui di cibo e bevande, Adamo e Eva non facevano né la defecazione né la minzione. Le loro parti intime erano nascoste da un velo o da una luce. 4 Il divieto di mangiare i frutti dell’albero proibito era dovuto al fatto che ciò avrebbe causato l’apertura delle parti intime e avrebbe portato a cose spiacevoli come la defecazione e la minzione. 5 Infatti, nel momento in cui mangiarono i frutti dell’albero proibito, le loro parti intime, che prima non avevano mai visto, si aprirono. 6 Poiché l’apertura di quelle parti non era appropriata, iniziarono a coprirsi con foglie.
Non bisogna dimenticare il ruolo del destino nell’espulsione di Adamo (pace sia con lui) dal Paradiso a seguito del suo aver mangiato il frutto dell’albero proibito. Infatti, la realizzazione dello scopo e della saggezza di Dio nel creare l’uomo è stata possibile solo con la discesa di Adamo (pace sia con lui) e di Eva dalla terra. Abu’l-Hasan al-Sazili dice riguardo alla colpa di Adamo (pace sia con lui):
“Che peccato saggio, che ha portato alla legittimazione del pentimento per le persone che verranno fino al giorno del giudizio.”
7
Note a piè di pagina:
1. Barla Lahikası, p. 179.
2. Muvazzah ilm-i Kelâm, p. 184; Fıkh-ı Ekber Şerhi, p. 154; Risale-i Hamidiye, p. 491.
3. Muslim, Paradiso: 15.
4. Tefsîr-i Kebir, XIV/49; Hak Dini Kur’ân Dili, III/2140.
5. Hülasatü’l-Beyan, III/4748.
6. Al-A’raf, 7/22.
7. Risa1e-iHamidiye, p. 611.
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande