Può esistere un Dio che regola l’ordine delle relazioni del profeta con le sue mogli?

Dettagli della domanda



Ahzap 51. Dio, che io considero il possessore dell’eternità, il padrone dell’universo e delle galassie, può essere un Dio che regola l’ordine delle relazioni del Profeta con le sue mogli e, addirittura, concede il permesso di avere rapporti sessuali con la moglie preferita senza rispettare l’ordine stabilito?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

Nel versetto in questione

“rapporto sessuale”

Non c’è neanche una singola lettera che lo menzioni.

Si tratta qui di alcune disposizioni speciali, introdotte al fine di garantire la pace e la felicità del nucleo familiare del Profeta (pace e benedizioni su di lui).

Come noto, in linea di principio nell’Islam è obbligatorio che chi ha più mogli condivida il proprio tempo equamente tra di loro.

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-almeno non come pensano alcune persone di questo secolo, che lasciano che le emozioni prevalgano sulla ragione-

Non si tratta di una condivisione di relazione. Al contrario, è un comando rivolto al marito affinché tratti le sue mogli in modo equo e paritario, come nel caso di cibo, alloggio e vestiario, dedicando tempo a ciascuna, preoccupandosi delle loro esigenze e provvedendo a quelle necessarie per la casa.

Tuttavia, nel versetto 51 della Sura Ahzab, il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) è stato esentato da tale obbligo. Ciò perché, in quanto capo di stato sia a livello materiale che spirituale, aveva grandi responsabilità verso la società, così come verso la sua famiglia.

In questo versetto, viene concessa una certa tolleranza al profeta, che si trova in una situazione di lavoro così intensa, nel senso che non è obbligato a distribuire il tempo dedicato alla sua famiglia in modo equo, se non ne ha la possibilità.


Cosa c’è di strano in questo?

Infatti, mentre le altre persone sono limitate a quattro mogli, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) è stato esentato da questa regola. Anche se non riusciamo a comprenderlo, dobbiamo credere che Dio non compia azioni senza saggezza.

– Questa tolleranza non è concessa dal Profeta (pace sia su di lui) a se stesso, ma da Dio. Inoltre, nonostante questa concessione, il Profeta (pace sia su di lui) preferisce comunque…

“ripartire il tempo equamente tra le mogli”

hanno usato in questo modo e questo atteggiamento ha reso le loro mogli ancora più felici.

In sostanza, Dio ha concesso questa concessione al suo profeta affinché, nonostante tale concessione, egli scegliesse comunque l’uguaglianza e le sue mogli fossero ancora più felici.

Il versetto in questione

“Questa decisione è più adatta a illuminare i loro occhi e a evitare che si rattristino, e a far sì che siano tutti soddisfatti di ciò che tu hai dato loro e del tuo comportamento e della tua benevolenza verso di loro.”

L’espressione contenuta nel testo indica proprio questo punto delicato.

Infatti, la nostra madre Aisha ha detto:

Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) distribuiva il suo tempo equamente tra le sue mogli e pregava così:


“O Dio mio! Io faccio tutto ciò che è in mio potere. Quindi, non mi rendere responsabile per qualcosa che non è nelle mie capacità, ma che solo Tu puoi fare.”


(Abu Dawud, Nikah 39)


In sintesi:

Chi crede in Dio e nel Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) non può trovare nulla di fastidioso in questo.


Con saluti e preghiere…

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