Caro fratello/cara sorella,
Dopo l’arrivo del Profeta (pace e benedizioni su di lui) a Medina, giungevano delegazioni e lettere da diverse nazioni, in particolare dai Giudei delle zone limitrofe. Per comprendere le lingue delle delegazioni e rispondere alle lettere nella stessa lingua, fu rivelato il Corano. Su questo argomento, esistono hadit in libri di hadit come il Tirmidhi, Abu Dawud e il Musnad, nonché in fonti biografiche.
Ad esempio, come riportato nel Musnad, Zayd ibn Sābit descrive questo fatto nel modo seguente:
1
Zayd ibn Sâbit aveva imparato anche il siriaco, per necessità. Un giorno il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ricevette una lettera in siriaco. Il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) disse a Zayd ibn Sâbit:
disse. Zayd,
e così disse il nostro Profeta (pace e benedizioni su di lui),
e gli diede l’ordine. Zayd imparò il siriaco in diciassette giorni. Il fatto che lo avesse imparato in così poco tempo è un miracolo del nostro Profeta (pace e benedizioni su di lui). Da quel momento in poi, Zayd leggeva e scriveva le lettere in siriaco che giungevano al nostro Profeta (pace e benedizioni su di lui).2
Da questi racconti si evince chiaramente che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) incoraggiava l’apprendimento delle lingue straniere.
1. Musnad, 5:136
2. Tirmidhi, Istizan: 22; Abu Dawud, Ilm: 2.
(Mehmed Paksu, Problemi e Soluzioni – 1)
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande