Caro fratello/cara sorella,
Fino agli anni ’70, l’unica forma di morte conosciuta era la necrosi, una morte causata da fattori fisici o chimici esterni, non previsti dal programma genetico dell’organismo. Questi fattori esterni, fisici o chimici, danneggiano la membrana cellulare. A causa di questo danno, gli ioni intra ed extracellulari non sono più controllati, ovvero l’omeostasi cellulare è compromessa. Lo squilibrio di acqua e ioni nella cellula provoca alterazioni negli organelli intracellulari, la cellula si gonfia e la membrana cellulare si rompe. Nella cellula con membrana rotta, il contenuto citoplasmatico e gli enzimi lisosomiali vengono rilasciati all’esterno.
Nella necrosi, ovvero la morte cellulare, la cromatina nucleare si disperde, si verificano frammentazioni casuali del DNA, si producono danni tissutali e si genera infiammazione.
La morte per necrosi è generalmente causata da fattori non viventi e non è correlata al programma genetico dell’organismo. Pertanto, gli evoluzionisti materialisti non attribuiscono la morte per necrosi al Creatore, ma alle cause, considerandola un evento casuale. In questo errore sono in qualche modo scusabili! Perché gli evoluzionisti materialisti non credono in un Dio come quello descritto nel Corano.
Lo descrive come colui che ha il controllo sull’intero universo e sulle cause, la cui conoscenza e potenza sono illimitate, che generalmente compie le sue azioni in questo mondo attraverso le cause, che non assomiglia a nulla di creato, e la cui esistenza è dedotta dalle sue azioni.
È del tutto normale che i materialisti, che non hanno una concezione di un Creatore, considerino la morte per necrosi come un evento naturale causato da fattori casuali. Al contrario, un musulmano che crede nel Creatore, così come descritto nel Corano, attribuisce anche la morte per necrosi ad Allah, e grazie a questo il sistema rimane in equilibrio e continua ad esistere.
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande
