Perché una persona non può dare l’elemosina a sua figlia sposata?

Dettagli della domanda


– Non sono considerati stranieri dal punto di vista economico, dato che vivono grazie al mantenimento?

– Oppure ha ancora dei diritti su quella proprietà?

– Apprezzerei se poteste spiegarlo fornendo le prove.

– A chi non si deve dare la zakat? Esistono differenze tra le diverse scuole di pensiero?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,


Non è lecito dare l’elemosina a una persona a cui si deve già il mantenimento e che ha bisogno di aiuto.

perché la zakat che darà qui si riverserà a suo vantaggio. Per questo

“Anche se la figlia si sposa, l’obbligo di mantenimento rimane a carico del padre”

Secondo gli studiosi che seguono la via dell’ijtihad, un padre non può dare l’elemosina (zakat) alla figlia, anche se è sposata; se necessario, dovrebbe aiutarla con altri mezzi.



Zakat,


Se la zakat viene data a persone o luoghi non idonei, non solo il dovere non viene adempiuto, ma non vengono raggiunti nemmeno gli obiettivi individuali, sociali ed economici previsti dalla zakat. Per questo motivo, stabilire a chi non dare la zakat è un argomento importante della teologia islamica, tanto quanto stabilire a chi darla.


Come regola.



Zakat

Non va dato alla madre, al padre, al coniuge e ai figli, ai non musulmani, ai ricchi, ai parenti e ai discendenti del Profeta Maometto (pace sia con lui).

Le motivazioni per le quali non sono stati assegnati a queste quattro classi sono diverse in ogni caso.

Nessuno può dare l’elemosina (zakat) ai propri ascendenti e discendenti, ovvero alla madre, al padre, ai nonni, ai figli, ai nipoti; allo stesso modo

Non può dare l’elemosina alla moglie. Secondo Abu Hanifa, neanche una donna può dare l’elemosina al marito povero.


Secondo la scuola di pensiero Hanafita

Oltre a questi, la zakat può essere data ai parenti, come fratelli, zii, zie, cugini e cugine e ai loro figli.


Imam Shafi’i, Malik e Ahmad ibn Hanbal

Per quanto riguarda la possibilità di dare l’elemosina ai parenti, essi prendono come misura il mantenimento e affermano che chi è obbligato a pagare l’elemosina non può darla ai parenti nei confronti dei quali ha l’obbligo di mantenimento secondo la legge religiosa.

Tuttavia, questi giuristi sono in disaccordo su quali siano i parenti a cui è dovuto il mantenimento.


Secondo Imam Shafi’i, il mantenimento (nafaka) è obbligatorio sia per i parenti prossimi (usul) che per i discendenti (furua).

Pertanto, non si può dare l’elemosina ai genitori, ai nonni, ai figli e ai nipoti, perché si ha l’obbligo di provvedere al loro sostentamento.

Secondo Imam Malik, l’obbligo di mantenimento spetta solo ai genitori, ai figli maschi fino all’età pubere e alle figlie fino al matrimonio, e si arriva alla conclusione che la zakat può essere data a parenti al di fuori di questi.

Con il consenso degli studiosi di diritto islamico.

l’elemosina, la carità


Non viene dato ai non musulmani che combattono contro l’Islam, né a coloro che non credono in Dio, nei profeti, nel giorno del giudizio, né a coloro che si convertono dall’Islam.

Nel versetto che stabilisce a chi deve essere data l’elemosina, secondo l’interpretazione di Omar.

“i poveri”

la parola,

“Questi sono i poveri tra gli abitanti del Libro”

Basandosi su questa interpretazione, alcuni giuristi hanno sostenuto che la zakat può essere data ai dhimmi. Anche Imam Zafar, giurista hanafita, è di questo parere. Secondo questi giuristi, la zakat ha lo scopo di soddisfare i bisogni dei poveri a scopo di culto. Questo scopo viene raggiunto anche dando la zakat ai dhimmi poveri.


I giuristi, ad eccezione degli scafiiti, concordano sul fatto che le elemosine non obbligatorie (nafila) possano essere date ai poveri zimmī.


Con saluti e preghiere…

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