Perché Dio Onnipotente lancia una sfida?

Dettagli della domanda


– Come vediamo in alcuni versetti, Dio sfida alcune persone. Possiamo sapere il motivo?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

Esiste una regola: la stessa espressione, a seconda della situazione di chi la usa, rivela l’ignoranza o la conoscenza di chi la pronuncia. Bediuzzaman ha espresso questo concetto così:


“Sì, se una sola parola proviene da due parlanti, ciò indica l’ignoranza dell’uno e la conoscenza dell’altro, attraverso alcuni segnali non udibili e non espressi.”


(Muhakemat, p. 156)

Pertanto, non si dovrebbe intendere ogni parola nello stesso modo per tutti. Ad esempio, un sultano

“cari concittadini!”

Se lo dicesse lui, dimostrerebbe la sua serietà e il suo affetto verso i suoi cittadini. Ma se lo dicesse un pastore, non servirebbe a nulla, se non a far ridere la gente.

Un comandante militare, all’esercito

arş

L’ordine di un generale e la richiesta di un semplice soldato all’esercito non sono affatto la stessa cosa. Uno può mettere in movimento un esercito, mentre l’altro non riesce a far muovere neanche una persona.

Le parole di Dio e le parole degli uomini, ovviamente, non possono essere paragonate. Infatti, una parola ha quattro elementi che ne determinano l’altezza, il valore, la forza e la bellezza.

Uno è il parlante, uno è il destinatario, uno è lo scopo, uno è il contesto.

Pertanto, quando si valuta una parola, bisogna considerare il suo

“Chi l’ha detto? A chi l’ha detto? Perché l’ha detto? In quale posizione l’ha detto?”

bisogna dare un’occhiata a questo.

Considerando questi elementi, c’è una differenza abissale tra la sfida lanciata da persone impotenti e quella lanciata da Dio.

Ad esempio, ecco un riassunto dell’evento del Diluvio:

“O terra! Il tuo compito è finito, assorbi l’acqua. O cielo! Non c’è più bisogno, interrompi la pioggia.”

; oppure che esprime la sua sottomissione alla volontà dell’universo

“‘

O terra! O cielo! Venite, che lo vogliate o no, e sottomettetevi alla mia saggezza e al mio potere. Sortite dall’aniente/dalla non-esistenza e diventate, per la mia arte, dei quadri viventi.

disse. E loro risposero:

“Veniamo con la massima obbedienza. Adempiremo a ogni compito che ci affidi con la tua forza.”

hanno detto.”

Naturalmente, le espressioni del Corano, che sono il suo significato, non hanno eguali. Infatti, il dettore di questi comandamenti è Dio. Tutto appartiene a Lui.

“Kun = Sii!”

gli sono sottomessi. Perché queste parole sono parole divine, vere e di portata universale, che contengono forza e volontà infinite.

(cfr. Parole, pp. 430-431)

Da tutte queste spiegazioni si evince che la sfida di Dio non è come la sfida degli uomini. Poiché l’uomo è un essere piccolo e debole, sotto la sua sfida possono celarsi diversi elementi: a volte paura, a volte orgoglio, a volte ignoranza, a volte bluff, a volte ostentazione, a volte intimidazione.

Tuttavia, nulla di tutto ciò può essere considerato nella sfida di Dio. Anzi, la sfida di Dio è qualcosa che esiste realmente.

la Sua potenza infinita, la Sua conoscenza eterna, la Sua saggezza onnicomprensiva, la Sua maestà senza pari, la Sua misericordia illimitata, il Suo insuperabile attributo di Signore, la Sua divinità senza eguali.

è dare fastidio.


La sfida di Dio,

Si tratta di far conoscere alle creature la sacralità della Sua essenza, la bellezza delle manifestazioni di gloria e bellezza dei Suoi nomi e attributi, e di comunicare che Egli è molto serio riguardo alla prova che ha posto in atto, che Egli è in grado di portare il giorno del giudizio per punire coloro che offendono la Sua onorevole dignità, la sublimità della Sua grandezza e che commuovono la Sua infinita misericordia, e per ricompensare coloro che Gli sono obbedienti.

Oppure la sfida di Dio?

-nella forma che ci è apparsa-

come mettersi in mostra

-haşa-

Non è una sfida che indica debolezza. Ad esempio: uno dei nomi di Dio è Mutakabbir (il più superbo). La superbia è per l’uomo…

“dare l’impressione di essere più di quello che si è”

è una forma di presunzione. Se invece è per Dio, diventa un titolo che indica una posizione di autorità. In altre parole,

Arrogancia

Di Dio

KEBIR

indicando che è per l’uomo

ORGOGLIO

è un indicatore. Anche la sfida deve essere valutata da questo punto di vista.


Con saluti e preghiere…

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