Per poter emettere una sentenza di discredito contro chi accetta l’arbitrato di Tagut, è necessario che vi sia un elemento di volontà e scelta?

Dettagli della domanda


– È corretto, sulla base della ragione di rivelazione del versetto 60 della Surah An-Nisa, affermare che, nel caso di giudizio da parte di un Taghut, per poter parlare di apostasia sia necessario che vi sia un atto di volontà e di scelta?

– Oltre a Shaykh Abu Muhammad al-Maqdisi, quali altri studiosi contemporanei e del passato hanno sostenuto questa idea?

– Possiamo affermare con certezza che non si tratta di blasfemia a causa di questa ragione di rivelazione, oppure c’è la possibilità che lo sia?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

La traduzione del versetto in questione è la seguente:


“Guarda dunque cosa fanno i hypocriti che affermano di credere sia al Libro che ti è stato rivelato sia a quelli rivelati prima di te! Vogliono essere giudicati dal Taghut, mentre invece è stato loro comandato di rinnegare il Taghut. Ma Satana vuole sviarli completamente dalla retta via.”


(An-Nisa’, 4/60)


– Tâgût,

sono persone a cui gli uomini, oltre a Dio, dimostrano grande rispetto e alle cui decisioni obbediscono.

(Tebrizi, commento al versetto in questione)

Quando concretizziamo il discorso,


di Taghut

diavolo, mago, indovino

lo consideriamo come tale.

(cfr. Taberi, commento al versetto 256 della Sura Al-Baqara)


– La ragione per cui è stato rivelato questo versetto è la seguente:

Si verificò una controversia, un conflitto, tra un ipocrita che si fingeva musulmano e un ebreo. L’ipocrita,

-perché sapeva che avevano preso una tangente-

voleva risolvere la questione con l’arbitrato degli ebrei. Ebreo, invece.

-perché non hanno accettato tangenti-

voleva sottoporre la questione all’arbitrato dei musulmani. Infine

(anche se sia la Torah che il Corano proibiscono di consultare i sensitivi)


Si accordarono con l’arbitrato di un indovino di Cüheyna.

A seguito di ciò, fu rivelato questo versetto.

(Taberi, loc. cit.)

– Non abbiamo abbastanza tempo in questo momento per approfondire cosa abbiano detto gli studiosi sull’argomento, o meglio, sui punti sollevati nella domanda. Per quanto possiamo vedere, il versetto in questione parla dell’uomo…

il pericolo si presenta quando, con la propria scelta e volontà, si abbandona il giudizio di Dio e si accetta quello di un altro.

è questione di. Nell’Islam

“mükreh = costretto, obbligato”

è certo che nessuno ne sia esente. E poi, nel momento in cui si accetta il giudizio di qualcuno diverso da Dio,

Se non si accetta il giudizio di Dio, si commette un atto di blasfemia.

Altrimenti, dato che nessuno è innocente tranne i profeti, ciò significherebbe che tutti, in un modo o nell’altro, hanno preferito le suggestioni di Satana alle disposizioni di Dio. Ad esempio,

chiacchierone, bugiardo

Nessuno ha ascoltato il comando di Dio in merito, ma ha invece accettato le insistenze di Satana.

Tuttavia, secondo la maggior parte degli studiosi islamici, ovvero gli Ahl-i Sunna, anche i peccati più gravi non portano all’apostasia.

A questo proposito, le seguenti parole di Bediüzzaman Hazretleri sono molto toccanti:

“…Alcuni degli esponenti dell’eccesso stavano corrompendo i Turchi, che dopo gli Arabi costituivano la linfa vitale dell’Islam. Alcuni addirittura arrivarono a commettere violenze.”

condannava all’eresia gli appartenenti alla comunità giuridica.

Trent’anni fa, la promulgazione della Costituzione e la proclamazione della libertà venivano usate come prova della sua apostasia.

E chi non giudica secondo ciò che Allah ha rivelato.

continuava a fare appello alla ragione. L’impoverito non sapeva che:

Chi non governa

bimana

Chi non crede.

è.”

(Dispute, p. 82)

Questo significa che chi non giudica secondo la legge di Dio, se non crede e non riconosce la legge di Dio, è un infedele. Ma se…

Se una persona crede/conferma il giudizio di Dio ma non lo mette in pratica, ad esempio violando il divieto di mentire, rubando o non tagliando la mano al ladro, non è un infedele, ma un peccatore.


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Perché una persona che commette un peccato grave, diverso dalla shirk (associarismo), non si allontana dalla fede?


Con saluti e preghiere…

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