“O Messaggero di Allah, alcuni di noi sentono voci interiori tali che preferirebbero bruciare fino a diventare carbone o essere gettati dal cielo piuttosto che pronunciarle (volontariamente)…” Potrebbe spiegare questo hadith sull’argomento delle suggestioni ossessive?

Dettagli della domanda


– Un racconto tramandato da Muslim ibn Masud (che Dio sia contento di lui) è il seguente:

“Disse: ‘O Messaggero di Dio, alcuni di noi sentono voci interiori tali che preferirebbero bruciare fino a diventare carbone o essere gettati dal cielo piuttosto che pronunciarle (volontariamente). (Queste suggestioni ci danneggiano?)’. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) rispose: ‘No, questa (paura) è espressione di vera fede.'”

– I compagni del Profeta dicevano queste cose senza saperlo, per ignoranza?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

Abu Huraira (che Dio sia contento di lui) narra:

Alcuni compagni del Profeta (pace e benedizioni su di lui) gli posero una domanda:


“Alcuni di noi hanno dei pensieri ossessivi, e crediamo che sia peccato dirli normalmente.”

Il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui):



“Provate davvero una paura del genere?”


Chiese. I presenti



“Sì!..”



dopo aver detto:



“Questa (paura) deriva dalla fede (le ossessioni non fanno male).”


ha detto.

[Muslim, Iman 209 (132); Abu Dawud, Adab 118 (5110)]

In un’altra versione:

“Lode a Dio, che ha trasformato il suo inganno in un sussurro.”

ha detto.

Ecco un racconto riportato da Muslim, tratto da un resoconto di Ibn Mas’ud (che Dio sia contento di lui):

“Hanno detto:

“O Messaggero di Dio, alcuni di noi sentono voci che provengono da dentro di lui, che…

(volontariamente)

preferirebbe bruciare fino a diventare cenere o essere lanciato dal cielo piuttosto che parlare.

(Queste ossessioni ci faranno del male?)

“.

Il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui):



“No, questa (paura) è l’espressione di una vera fede.”


ha risposto.


DESCRIZIONE:

Nell’hadit, i compagni chiedono riguardo a suggestioni che sorgono spontaneamente, senza volontà, dentro di loro. In questo hadit, queste suggestioni, che sembrano riguardare questioni di fede, in alcune trasmissioni vengono descritte come riferite a Dio. Poiché si tratta di cose normalmente inaccettabili e contrarie alla fede, prevale il timore che parlare volontariamente in tal modo sia un peccato. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) afferma che queste voci interiori, spontanee, non arrecano danno alla persona, e come prova indica la paura che la persona prova. Sentiamo tutti, sempre, questa voce interiore, spinta da sentimenti come curiosità e paura, sentimenti che non ascoltano la volontà e che non possono essere controllati. Caratteri ansiosi.

“Mi si è rovinato l’umore”

Potrebbe persino cadere nella disperazione. Tuttavia, il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) ha affermato che la preoccupazione che proviamo a causa di queste voci è la prova più grande: “Dato che non partecipiamo a quella voce con la nostra volontà, non la approviamo con la nostra ragione, anzi ne siamo dispiaciuti, allora è un suggerimento diabolico, non ci fate caso.”

“La vostra paura è l’espressione di una fede autentica.”

ordina.


A riguardo, Bediüzzaman dice:


“Uno dei più pericolosi inganni del diavolo è:

In alcuni individui sensibili e puri di cuore, confonde la mera immaginazione di un’eresia con la sua effettiva adesione (cioè, fa sembrare che il pensiero di un’eresia sia la sua adesione). Fa apparire la concezione dell’errore come la sua adesione all’errore. E gli fa venire in mente immagini molto brutte riguardo a figure sacre e cose venerate. E presenta la possibilità intrinseca come una possibilità logica, conferendo alla sua fede un aspetto contrario alla certezza. E in quel momento, quell’infelice e sensibile individuo, pensando di essere caduto nell’errore e nell’eresia, crede che la sua certezza nella fede sia svanita, cade nello sconforto, e in questo sconforto diventa un burattino del diavolo. Il diavolo sfrutta al massimo sia il suo sconforto, sia la sua debolezza, sia la sua confusione, e lo fa diventare o pazzo, oppure lo fa dire “che importa”, e lo porta all’errore.

“Come abbiamo spiegato in alcuni opuscoli, tratteremo qui brevemente la natura infondata di questa insidia diabolica. Infatti, così come l’immagine di un serpente in uno specchio non morde, né l’immagine di un fuoco brucia, né l’immagine di qualcosa di sporco contamina, allo stesso modo le immagini di blasfemie, idolatria, ombre di deviazione e pensieri di parole volgari e brutte nello specchio dell’immaginazione o del pensiero non corrompono la fede, non cambiano la credenza, né infrangono il rispetto e la decenza. Perché è un principio noto che immaginare una bestemmia non è una bestemmia, così come immaginare l’infedeltà non è infedeltà, né immaginare la deviazione è deviazione. La questione del dubbio nella fede, invece, le possibilità derivanti dalla possibilità intrinseca non sono contrarie a quella certezza e non la distruggono. Nel campo della teologia, è un principio stabilito che: “La possibilità intrinseca non è contraria alla certezza scientifica”.


“Ad esempio:

Siamo certi che il Mare di Barla (il lago di Eğridir) si trovi lì, come corpo d’acqua. Tuttavia, è intrinsecamente possibile che quel mare sia scomparso in questo istante. E la sua scomparsa è possibile. Questa possibilità intrinseca, poiché non deriva da alcun segno, non può essere una possibilità mentale che dia luogo a dubbio. Infatti, nel campo della teologia, è un principio stabilito che: “Una possibilità intrinseca che non deriva da alcun segno non può essere una possibilità mentale che dia luogo a dubbio e abbia importanza”. L’uomo infelice, vittima di questa insidia satanica, pensa di perdere la certezza delle verità di fede a causa di tali possibilità intrinseche. Ad esempio, riguardo al Profeta (pace e benedizioni su di lui), in quanto essere umano, gli vengono in mente molte possibilità intrinseche che non compromettono la certezza e la fermezza della fede. Ma lui pensa che le compromettano, e cade nell’errore.

“A volte, inoltre, il diavolo, attraverso le sue suggestioni, fa pronunciare parole cattive contro Dio. Quell’uomo pensa che il suo cuore sia corrotto, e che per questo dice e dice così, trema. Invece, il suo tremare, la sua paura e la sua mancanza di consenso sono la prova che quelle parole non provengono dal suo cuore, ma forse dalla suggestione satanica, o sono suggerite e immaginate dal diavolo.”

“Ci sono poi uno o due latifati nell’animo umano che non riesco a individuare, che non ascoltano la volontà e il giudizio, e forse non sono nemmeno responsabili. A volte sono questi latifati a comandare, non ascoltano il giusto. Si addentrano in cose sbagliate. Allora il diavolo suggerisce a quell’uomo: “Il tuo istinto non è conforme alla verità e alla fede, ecco perché ti addentri in cose false senza volontà. Quindi il tuo destino ti ha condannato alla perdizione”. Quell’uomo infelice, cadendo nella disperazione, va incontro alla rovina.”

“Ecco, contro le prime insidie del diavolo, il rifugio del credente sono le verità di fede e le disposizioni coraniche, i cui confini sono definiti dai principi dei ricercatori puri. E contro le insidie successive, il rimedio è la protezione divina, non dare importanza. Perché, dando importanza, attira l’attenzione e cresce, si gonfia. Il rimedio e il balsamo per queste ferite spirituali del credente è la Sunna.”

(cfr. Lem’alar, Lem’a numero tredici)


(Prof. Dr. İbrahim Canan, I Sei Libri Sacri)


Con saluti e preghiere…

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