– Ogni essere vivente è un riflesso di molti nomi di Dio (cc). I nomi che si manifestavano negli animali estinti non si manifestano più?
Caro fratello/cara sorella,
Una domanda del genere potrebbe sorgere solo se alcuni riflessi dei nomi di Dio fossero limitati a determinati esseri e se questi esseri fossero poi completamente scomparsi.
Ad esempio, se il nome di Dio che significa “colui che adorna” fosse valido solo per il pavone e il pavone si estinguesse, allora si potrebbe dire così. Invece, i nomi di Dio sono come cerchi concentrici. In ogni essere vivente si riflette la maggior parte dei nomi di Dio.
Uno di questi nomi, a seconda della posizione nell’opera, occupa il centro, mentre gli altri si dispongono intorno ad esso. Ad esempio, se si parla della creazione di un essere, i nomi che significano “creatore” occupano il centro principale. Ma se quell’essere ha la capacità di vedere, significa che c’è un riflesso del nome che significa “vedere”; se ha la capacità di sentire, significa che c’è un riflesso del nome che significa “sentire”; se ha una forma, significa che c’è un riflesso del nome che significa “forma”.
Da questo si deduce che il riflesso di un qualsiasi nome di Dio non dipende solo da un tipo o da alcuni tipi specifici, al punto che con la loro scomparsa quei nomi non vengano più riflessi. Al contrario, grazie al segreto dell’unicità, gli specchi dei nomi di Dio che si manifestano esistono sempre.
Uno dei motivi principali dell’esistenza dell’aldilà è proprio questo concetto di specchiamento. In questo mondo, dove tutto perisce con la fine del mondo, non essendoci più specchi che riflettano i nomi di Dio, Dio, per la perpetuazione di quei bei nomi, creerà una dimora eterna e vi trasferirà gli esseri umani e le altre creature.
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande