Non è forse presunzione che Zaynab bint Jaḥš si considerasse superiore a Zayd ibn Haritha?

Dettagli della domanda


– Come possiamo capire cosa significa non essere presuntuosi e non vantarsi?

– Come musulmani, il primo punto di riferimento è la Sunna del Profeta e il modo di vivere e di vedere la vita delle sue mogli. “O Messaggero di Allah, io sono figlia di tua zia, non voglio sposarla, e poi io sono di Quraysh”, dice Zaynab bint Ja’sh…

– Visto che il versetto dice che la superiorità sta nella pietà, non è forse presunzione che Zaynab bint Jahsh si considerasse superiore a Zayd ibn Haritha per discendenza?

– Nessuno l’ha mai rimproverato per questo comportamento?

– Questa situazione mi ha confuso molto. I compagni del Profeta dicono che era molto religioso, e lo era. Religioso, ma anche i sapienti di cui ci parlano non dovrebbero essere presuntuosi. Si dice anche che chi ha anche solo un briciolo di presunzione nel cuore non può entrare in paradiso.

– Da questo punto di vista, come possiamo capire il significato di non essere presuntuosi? Si dice: “Dio non ama i presuntuosi”…

Risposta

Caro fratello/cara sorella,


a) Non abbiamo trovato alcun racconto autentico che testimoni la presunta ostentazione di orgoglio da parte di Hazrat Zeyneb.


b)

Prima di tutto, va detto che potrebbero esserci molte ragioni per cui Zaynab non volesse sposare Zayd. Ad esempio, potrebbe non averla trovata attraente.


Nel Corano non si fa menzione del fatto che Zaynab fosse orgogliosa e non volesse sposare Zayd.

La traduzione del versetto in questione è la seguente:



“Quando Allah e il Suo Messaggero hanno pronunciato una sentenza su una questione, non spetta ad alcun uomo credente né ad alcuna donna credente di scegliere a proprio piacimento. Chi si ribella ad Allah e al Suo Messaggero, è certamente in grave deviazione.”



(Al-Ahzab, 33/36).

Ecco quanto si legge nei commentari coranici riguardo all’interpretazione di questo versetto:

La ragione di rivelazione di questo versetto è la seguente: quando il Profeta (pace e benedizioni su di lui) volle dare in sposa Zaynab a Zayd, lei e suo fratello non acconsentirono. Lei desiderava sposare il Profeta (pace e benedizioni su di lui). Ma dopo la rivelazione di questo versetto, acconsentirono.

(cfr. Razi, commento al versetto in questione)

Secondo un racconto di Ibn Abbas, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) andò da Zayd per chiedere la mano di Zainab. Zainab,



“Io non mi sposerò con lui.”



disse. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) invece

“No, sposala!”

disse. Zainab:

“Mi stai dando ordini anche riguardo alla mia situazione personale?”

disse. A quel punto fu rivelato il versetto di cui sopra e lui dichiarò di essere d’accordo.

(Tābiri, Ibn Kathīr, loc. cit.)

In un altro racconto tramandato da Ibn Abbas, Hazrat Zaynab:

“Sono più nobile di lui.”

Si narra anche che abbia detto:

(Tābiri, Ibn Kathīr, loc. cit.)


c)

Il fatto che un’ondata di superbia venga subito abbandonata non è qualcosa da esagerare.

-perché è stato risposto immediatamente-

Potrebbe non essere registrato nemmeno un peccato.


d)

Alcune fonti indicano che il comportamento arrogante di Zaynab è stato la causa del divorzio da parte di Zayd. Questo aspetto non è menzionato né nei hadith merfu’ né nel Corano.

La traduzione del versetto in questione è la seguente:


“Ricorda quando Allah ti aveva concesso il Suo favore, e tu…”

(mediante la liberazione)

a colui a cui hai fatto un favore,

‘Mantenere la moglie nel matrimonio’



(lasciala andare)



e temete Allah.

Dicevi: “Dio mi perdonerà”. In realtà, nascondevvi qualcosa che Dio avrebbe portato alla luce, e temevi gli uomini. Eppure, Dio era più degno di essere temuto. Quando Zayd ebbe soddisfatto il suo desiderio riguardo alla moglie…

(dopo aver divorziato dalla moglie),

l’abbiamo data in moglie a te affinché, quando avessero soddisfatto i loro desideri riguardo alle loro mogli,

(quando li hanno licenziati),

Non ci sia alcun problema per i credenti nel sposare le mogli dei loro figli adottivi. L’ordine di Dio è stato sicuramente adempiuto.”


(Al-Ahzab, 33/37)


e)


“Nessuno che abbia anche solo una briciola di orgoglio nel cuore potrà entrare in paradiso.”


(Muslim, Iman, 147)

la presunzione di cui si parla nell’hadith citato,

È l’arroganza di coloro che non accettano la religione islamica o alcuni dei suoi comandamenti.

Infatti, il hadit in questione contiene anche le seguenti aggiunte:

Un uomo

“O Messaggero di Allah! Se una persona ama indossare abiti e scarpe eleganti, questo è orgoglio?”

Quando gli fu posta questa domanda, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) rispose:


“In verità, Allah è bello e ama la bellezza.”


disse. E continuò:



“L’arroganza consiste nel negare il diritto e nell’umiliare le persone.”





(Muslim, Iman 147)


f)

Nel matrimonio

cuffov

chiamato/a

equivalenza

Si tratta di un argomento che viene spiegato in dettaglio nelle fonti di diritto islamico. Questa equivalenza, sebbene riguardi innanzitutto l’unione religiosa, considera, nel caso del matrimonio, le posizioni mondane e non la pietà nell’aldilà. Questo varia a seconda delle usanze e dei costumi delle diverse regioni.

In alcuni luoghi non si tiene conto delle diverse sfaccettature della vita sociale. Altre comunità, invece, considerano questo un criterio importante. In questi contesti, prestare attenzione a tali criteri – sebbene non siano condizioni di validità del matrimonio – è considerato, dalla maggior parte degli studiosi, un fattore importante, se non addirittura un dovere religioso o una pratica consigliata, per la felicità del matrimonio.

(cfr. Zuhayli, el-Fıkhu’l-İslami, 9/6738-40)

Pertanto, secondo le usanze dell’epoca, l’atteggiamento di Hazrat Zeyneb non era un atteggiamento di superbia, ma piuttosto un atteggiamento corretto.

Ma Dio aveva altri piani…


Con saluti e preghiere…

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