– Se un uomo dice alla moglie: “Se fai questa cosa, ti divorzio”, e la donna NON la fa… (quindi non viene divorziata), e passano 5-6 mesi, e poi l’uomo dice: “Anche se facessi quella cosa, non ti divorzio più… ritirato il divorzio”, e la donna poi fa quella cosa, cosa succede?
– Quindi, l’uomo può ritirare la richiesta di divorzio?
– Ho l’impressione che non possa essere revocato… ma non ne sono sicuro… perché in domande simili ho sempre visto questo. Ad esempio, se un uomo dice alla moglie: “Se vai a casa di tuo padre, sarai divorziata”… la soluzione data nei libri di diritto islamico è sempre questa: la donna va a casa del padre, il divorzio è avvenuto e rimangono 2 divorzi. Nondovunque si dice che la condizione del divorzio possa essere revocata!!
– Dopo un po’ di tempo, non si dice che puoi tornare a casa del padre perché non sei più sola… cioè, a nessuno è venuta in mente questa soluzione.
Ecco perché, facendo un paragone, sono rimasto con dei dubbi. Ho sperato di trovare una risposta chiedendovi…
Caro fratello/cara sorella,
La dichiarazione del marito che manifesta la sua volontà di divorzio può essere incondizionata e senza restrizioni, oppure può essere subordinata a una condizione (condizione sospensiva) o a un termine.
Nel caso di un divorzio condizionato, non è valido revocare la promessa a cui è subordinato il divorzio prima che la condizione si verifichi.
(Ibn Nujeim, al-Bahru’r-Raik, VIII, 551).
Se il divorzio è subordinato a una condizione, esso produrrà i suoi effetti solo quando tale condizione si verificherà.
Fino a quando questa condizione non si verifica, il matrimonio continua con tutti i suoi effetti e conseguenze.
Tuttavia, quando il divorzio è subordinato a una condizione, se il divorzio avviene con un altro mezzo prima che la condizione si verifichi, e la condizione si verifica dopo il termine del periodo di attesa (iddet), l’effetto di quella condizione non ha più alcun impatto, poiché non esiste più un motivo per il divorzio.
È anche vero che il divorzio condizionato viene talvolta usato al posto di un giuramento per rafforzare il significato della parola. In questo caso, secondo la maggior parte degli studiosi di diritto islamico, si tratta comunque di un divorzio condizionato valido; il divorzio avviene quando la condizione viene soddisfatta.
Tuttavia, secondo alcuni studiosi come Iklima, Shurayh, Ibn Taymiyyah e Ibn al-Qayyim, se l’intenzione del marito non è quella di divorziare, ma piuttosto di imporre alla moglie di fare o non fare qualcosa, allora non si tratta di un divorzio condizionato; pertanto, anche se la condizione si verifica, il divorzio non avviene. È sufficiente l’espiazione del giuramento per il mancato rispetto.
(Ibn al-Qayyim, I’lam al-Muwaqqi’in, Egitto 1955, III, 65-82; es-Sayis e M. Şeltut, Mukarenetü’l-mezahib fi’l-fıkh, Il Cairo, s.d., p. 108).
Per ulteriori informazioni e motivazioni, clicca qui:
“Se non fai questo, divorziamo” oppure “Se fai questo, divorziamo…
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande