Caro fratello/cara sorella,
Il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) disse di Abu Dharr:
ha detto
Tirmizi ha detto questo.
Un altro hadit recita così:
Omer ibn al-Khattab, con un’espressione di chi desidera qualcosa, disse: e il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) rispose:
disse e: ordinò.
Tirmizi, dopo aver riportato questo hadith nella sua forma originale, ha aggiunto quanto segue:
Alcuni, riportando questo hadith, affermano quanto segue:
Questi hadit sono riportati da Abu Dharr.
Fin dal giorno in cui si è convertito all’Islam, è stato notevole per la sua onestà, il suo realismo, il suo coraggio e le sue virtù.
Si narra che Abu Dharr, conosciuto anche come Abu Dharr al-Ghifari, fu la quarta o quinta persona a abbracciare l’Islam.
Abu Zar, che si recò presso la Kaaba e dichiarò la sua fede nell’Islam, fu duramente picchiato dai politeisti, ma fu salvato dalla morte grazie all’intervento di Abbas ibn Abd al-Muttalib.
Il giorno seguente, quando si presentò di nuovo nello stesso luogo e dichiarò di essere musulmano, fu picchiato. Allora il Profeta (pace e benedizioni su di lui) lo rimandò indietro, chiedendogli di invitare il suo popolo alla fede islamica e di non tornare a Mecca senza essere invitato.
Abu Zar eseguì fedelmente gli ordini ricevuti e, grazie ai suoi sforzi, metà della popolazione della tribù abbracciò l’Islam. Si narra che in questo periodo abbia effettuato incursioni contro i convogli commerciali della tribù Quraysh, restituendo i beni a coloro che avevano professato la fede islamica e distribuendo il bottino solo ai musulmani della sua tribù.
Sindi commenta così la frase contenuta nell’hadith:
Non si intende affermare che Abu Zar, incluso il Profeta (pace e benedizioni su di lui), sia superiore a tutti in termini di rettitudine. Infatti, la superiorità nella rettitudine dei profeti è indiscutibile e nota a tutti.
Pertanto, con questa affermazione si intende dire che Abu Zar era estremamente veritiero, aveva raggiunto il culmine in questo aspetto e, di conseguenza, nessuno lo superava nel campo della verità, ad eccezione dei profeti.
Altri hanno commentato così:
Abu Zar parlava sempre in modo chiaro, preciso e diretto. Non usava giri di parole, né espressioni ambigue, né figure retoriche, né discorsi evasivi per aggirare la situazione. Affermava la verità e la giustizia in modo netto e chiaro.
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande