In quali luoghi Dio ha rivelato la sua volontà direttamente (senza intermediari) al Profeta Maometto?

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Risposta

Caro fratello/cara sorella,

Si tratta di messaggi divini che, attraverso i profeti scelti e incaricati dalla comunità umana, stabiliscono i principi per la felicità degli esseri umani e dei ginn nella vita terrena e ultraterrena. Questi messaggi vengono trasmessi da Dio ai profeti, direttamente o indirettamente.

Come sottolineato nel versetto, vengono menzionati tre tipi di rivelazione, nonché le forme di rivelazione mediata e non mediata.

(ai loro discendenti)

Il versetto dimostra che la verità è un valore comune a tutti i profeti nell’ambito della rivelazione autentica.

Per quanto ne sappiamo, gli unici versetti rivelati direttamente da Dio al Profeta Maometto (pace sia su di lui) durante l’Ascensione, senza l’intermediazione di un angelo, sono gli ultimi due versetti della Sura Al-Baqara.

Secondo quanto riportano le fonti, Abdullah b. Masud disse:

(promesso)

Il versetto 164 della Surah An-Nisa afferma che Dio parlò a Mosè (pace sia con lui). Infatti, in questo senso, Mosè (pace sia con lui) è l’unico profeta con cui Dio abbia parlato direttamente. Poiché la situazione di Maometto (pace sia con lui) a riguardo è stata espressa nella Surah An-Najm, rivelata a Mecca, non è stato necessario menzionarla ulteriormente nella Surah An-Nisa, rivelata a Medina.

Senza dubbio, il fatto che il Profeta Maometto (pace su di lui) sia riuscito a contemplare sia il discorso divino che la bellezza spirituale di Dio durante l’Ascensione, rappresenta un grado di perfezione infinitamente superiore a quello di Mosè (pace su di lui), che era stato solo destinatario del discorso divino.

D’altra parte, nel Corano, nella Surah Necm (53/10), che narra l’ascensione di Maometto al cielo (Miraj), si parla direttamente di rivelazione, ma non si specifica cosa sia stato rivelato. È probabile che il soggetto della rivelazione sia Gibril o Dio stesso. Secondo la prima ipotesi, il significato sarebbe questo.

Secondo la seconda ipotesi, il versetto andrebbe interpretato così: il Profeta (pace e benedizioni su di lui) si avvicinò così tanto al suo Signore che gli intermediari vennero eliminati e Dio, il Supremo, impartì direttamente la sua rivelazione al suo servo. Se si considera che questi versetti descrivono gli eventi accaduti durante l’Ascensione (Miraj), la seconda interpretazione risulta più convincente.

Pertanto, in questa fase in cui la rivelazione era immediata, il corpo del Profeta (pace e benedizioni su di lui) si era trasformato in spirito; i concetti di tempo e spazio erano stati, per così dire, sospesi; lo Spirito di Maometto era salito nella sua intera purezza e luminosità. La rivelazione divina aveva iniziato a discendere direttamente nel suo cuore, e poiché il suo corpo era diventato spirituale, poteva sopportarlo e, in un piacere indescrivibile, era stato testimone della manifestazione dell’attributo divino della bellezza.

Tra le rivelazioni trasmesse senza intermediari, oltre a quelle espresse nell’hadith di cui abbiamo riportato il significato sopra, sono state comunicate al Profeta (pace e benedizioni su di lui) molti segreti e saggezze che noi non conosciamo.


Con saluti e preghiere…

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