Caro fratello/cara sorella,
Nel Corano, si parla meno della profezia di Giuseppe (pace sia con lui) e più della sua vita travagliata, iniziata con il getto nel pozzo da parte dei suoi fratelli. Si narra inoltre di un quadro di vita casta, drammatica e originale, che si manifesta attraverso la fiducia, l’onestà, la pazienza e il servizio nei ruoli che ha raggiunto, fino a quando, nel momento di massima felicità, riunito con tutta la sua famiglia, manifesta la forza della sua fede desiderando l’aldilà e chiedendo la morte.
Secondo alcune fonti, il profeta Giuseppe (pace sia con lui) arrivò in Egitto circa 1729 anni prima di Cristo. Aveva trent’anni quando divenne governatore d’Egitto. Morì nel 1635 a.C. Durante il suo regno, portò in Egitto i suoi parenti, e così gli Israeliti si stabilirono lì per la prima volta.
(Commento di Ibn ‘Ashur ai versetti 1-4 della Sura di Yusuf).
Secondo quanto riferito da Ibn Ishaq, il sovrano d’Egitto, Walid ibn Rayyan, credette in Giuseppe e abbracciò la sua religione.
(cfr. Ibn Kathir, en-Nihaye, 1/241; Kasasu’l-Enbiya, 137).
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Giuseppe fu mandato solo per dare una lezione ai suoi fratelli? Quali lezioni possiamo trarre dalla Surah Yusuf?
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande
