Caro fratello/cara sorella,
Bediuzzaman Said Nursi, nel suo opera Mektubat, segnala le lievi e minime discrepanze tra alcuni narratori e studiosi riguardo alla vita di Hızır (as), rispetto al consenso generale degli studiosi, senza analizzare le controversie, spiegando invece la parte concordante e generalmente accettata. Lo fa supportando la sua argomentazione con prove scientifiche e razionali, affermando che Hızır (as) è vivo, ma in un secondo livello di esistenza, e che alcuni studiosi dubitano della sua vita proprio per questo. Afferma che Hızır (as) e Ilyas (as) vivono sulla terra, ma hanno una vita libera rispetto a noi, che le necessità e le limitazioni che ci vincolano e ci limitano a certi schemi, per loro sono risolte, inefficaci e superate; ad esempio, possono trovarsi in molti luoghi contemporaneamente, la loro capacità di movimento non è limitata dalle restrizioni umane, possono mangiare e bere se lo desiderano, ma non sono obbligati come noi. Narra inoltre che gli santi, esperti di visione e rivelazione, hanno avuto esperienze con Hızır (as), e che uno dei gradi dei santi è persino chiamato così; un santo che raggiunge questo grado incontra Hızır (as) e riceve insegnamenti da lui, e che a volte, erroneamente, il possessore di questo grado viene scambiato per Hızır (as).
Qui intendiamo riassumere brevemente la fonte dei disaccordi tra alcuni studiosi sull’argomento, ovvero le fonti su cui si basano coloro che sostengono una certa posizione e le risposte che sono state date a queste posizioni.
Alcuni narratori di hadit, in particolare Imam al-Bukhari, hanno riferito che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto:
(Buhari, Ilm, 41)
Secondo questo racconto, essi hanno espresso la convinzione che anche Hızır (as) sarebbe morto in quel secolo.
Alcuni, come Ibn al-Jazari, affermavano che il Corano…
(Al-Anbiya, 21/34)
Con questo versetto, hanno stabilito che Hızır (as) sarebbe morto prima del Profeta (pace e benedizioni su di lui).
Molti commentatori di hadit, a cominciare da Abdullah ibn Umar (ra), che ha tramandato il hadit sopra riportato, hanno affermato che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) con quel hadit ha predetto la morte di tutti coloro che vivevano in quel periodo. In altre parole, come legge generale di Dio, cento anni dopo quel giorno, tutti coloro che vivevano allora sarebbero morti e l’epoca sarebbe giunta al termine. Inoltre, la parola usata nel hadit indica che non include coloro che vivevano prima della comunità di Maometto. Quindi, è stato annunciato che coloro che erano vivi all’epoca della comunità del nostro Profeta (pace e benedizioni su di lui) sarebbero morti entro cento anni. (Ayni, Umdetü’l-Kari, I. Cilt, II. Cüz 175-177) Pertanto, Isa, Idris, Hızır e Ilyas, pace su di loro, ne sono esclusi.
Il versetto in questione dice al Profeta (pace e benedizioni su di lui):
Tuttavia, è opportuno considerare separatamente la morte di Hızır (as), che sopravvisse a Mosè (as) di molto tempo e la cui storia e avventura con Mosè sono state confermate da hadit autentici di Bukhari e Muslim, dall’interpretazione generale di questo versetto. Altrimenti, applicando la stessa regola generale del versetto, si dovrebbe anche considerare la morte di Gesù e di Idris (pace su di loro), il che sarebbe contrario ai versetti del Corano. Quindi, è appropriato interpretare il versetto in questo modo.
Per quanto riguarda le narrazioni che attestano l’incontro tra il Profeta Maometto (pace sia con lui) e Hızır (pace sia con lui) e quelle che riportano l’avvistamento di quest’ultimo da parte di alcuni compagni del Profeta, nonché le fonti che dimostrano il consenso degli studiosi islamici sulla sua sopravvivenza, ci limitiamo a citare alcuni libri:
(Al-Isaba – Ibn Hajar 1/429-452; Sahih Muslim, Kitabul Fadail 170-174, 4/2380; Sharh-us Sunna – Bagawi 15/280; Jam’-ul Fawaid 1/43; Musnad-ul Firdaus 1/345 e 427, 5/504; Jam’-ul Jawami’ – Suyuti hadith n.: 4118 e 70707; Kenz-ul Ummal hadith n.: 34409; Mawarid-uz Zaman – Ibn Hibban hadith n.: 2092; Tirmidhi hadith n.: 30151; Zuhur-ul Firdaus – Ibn Hajar 4/401; Ihya-u Ulum-id Din 1/336; Al-Fath-ul Kabir 1/439; Sharh-i Muslim – Nawawi 8/234; Ramuz-ul Ahadis p. 198; Nur-ul Absar sh: 157, 258 e 270; Al-Musannaf – San’ani 2/393; Al-Fath-ur Rabbani, Geylani p. 240,..)
Con saluti e preghiere…
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