– Esistono versetti coranici e hadit che incoraggiano l’adesione a una confraternita religiosa o a una comunità?
Caro fratello/cara sorella,
Non esiste un versetto coranico o un hadit che incoraggi esplicitamente l’adesione a una confraternita religiosa. Tuttavia, esistono hadit che invitano i credenti a consultare gli studiosi per risolvere i loro problemi e ad agire secondo i loro consigli.
Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha affermato che gli studiosi sono i rappresentanti e i successori dei profeti nel guidare la società.
Obbedire a un religioso che ha raggiunto un certo livello di conoscenza, per il suo valore agli occhi di Dio, significa obbedire a Dio. Seguire i consigli di un religioso che indica la via giusta e conduce al bene è un obbligo per i credenti. Questo obbligo sussiste solo se il religioso consiglia qualcosa che piace a Dio. Non si deve invece seguire il consiglio di un religioso che consiglia una novità religiosa (bid’a) che non piace a Dio e che non è da Lui comandata. Rifiutare una tale novità religiosa, quando viene proposta, è un obbligo per il credente.
Introdure nell’Islam qualcosa che non vi appartiene e stabilire una propria legge equivale a rivendicare la divinità. Proprio come è un’eresia discostarsi dai comandamenti e dai divieti di Dio per aderire a sistemi non islamici e tirannici, così è un’eresia seguire i desideri e i capricci degli studiosi, accettando le loro sentenze e le loro pratiche non islamiche di culto, considerandole parte della religione.
Secondo questa prospettiva, lo studioso islamico è una guida che indirizza la società e si impegna con diligenza nell’applicazione dei precetti di Dio. Gli studiosi, in virtù della loro conoscenza, devono sempre ricordare i loro compiti e le loro funzioni all’interno della società. Le comunità sopravvivono finché i loro studiosi seguono e mantengono la retta via. Per questo il Profeta Maometto (pace su di lui) ha detto…
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Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande