Dovremmo dire “taci” a chi diffonde pettegolezzi?
Caro fratello/cara sorella,
Non abbiamo trovato alcun racconto di un hadith che corrisponda al significato espresso nella domanda. Tuttavia, in un hadith relativo all’argomento, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto:
“Chiunque difenda un credente da chi lo calunnia, Dio invierà un angelo che lo proteggerà dal fuoco dell’inferno nel Giorno del Giudizio. Chiunque calunniando un musulmano gli auguri il male, Dio lo imprigionerà nel Giorno del Giudizio su uno dei ponti dell’inferno, finché non sarà purificato dal suo peccato.”
(Abu Dawud, Edeb 41)
In un altro hadit, invece, si legge quanto segue:
“Chiunque difenda l’onore del proprio fratello credente contro chi lo calunnia, Allah lo proteggerà dal castigo dell’Inferno.”
(Ahmed b. Hanbel, Musnad, 6/461)
Al-Haythami ha dichiarato che la catena di trasmissione di questo hadith è buona (hasan). (Mecmeu’z-zevaid, n. 13177)
Come si evince dagli hadit, quando si diffama un credente in nostra presenza, non dovremmo rimanere in silenzio, ma difenderlo. La protezione del credente significa…
il suo onore, la sua reputazione
Significa proteggerlo. Questo si può fare parlando a suo favore o, quantomeno, impedendo che venga diffamato. Allo stesso modo, impedire al nostro fratello musulmano di diffamare qualcun altro significa proteggere il musulmano.
Gossip, pettegolezzi
Significa parlare male di qualcuno alle sue spalle, dire cose che non gli piacerebbe sentire, parlare dei suoi difetti.
è un termine relativo alla morale tradizionale.
Nel Corano,
“O voi, uomini!… Non diffamatevi a vicenda. A chi di voi piacerebbe mangiare la carne del proprio fratello morto? Ecco, questo vi fa ribrezzo. Temete dunque Allah!”
(Al-Hujurat, 49/12)
Il diffondere calunnie è paragonato al mangiare carne di cadavere.
Gossip, pettegolezzi
è un’espressione di mancanza di affetto e rispetto;
Oltre ad essere un crimine sociale che, intenzionalmente o meno, porta a compromettere il rispetto dei musulmani nella società e a macchiare il loro onore, la calunnia è un atteggiamento che dimostra la bassaggine morale di chi la commette, la sua incapacità di affrontare le persone di fronte ai loro difetti, ovvero la sua codardia.
Per questo motivo, tutti gli esponenti della morale islamica considerano la calunnia una malattia.
(Gazzali, Ihya, 3/127-130)
Di conseguenza,
Ascoltare la calunnia è proibito, proprio come commetterla; è un dovere morale far tacere chi diffonde calunnie e proteggere così l’onore di un musulmano.
Se non impediamo la ghibba, diventiamo complici di chi la diffonde, anche solo ascoltandola. Infatti, la ghibba può continuare solo se noi, almeno apparentemente, la ascoltiamo. Chi ascolta consapevolmente la ghibba degli altri…
è complice della calunnia.
– La prima cosa che dobbiamo fare è,
“Chiunque, pur potendolo fare, non difenda il proprio fratello musulmano quando viene diffamato in sua presenza, Dio lo umilierà in questo mondo e nell’aldilà.”
(Camiu’s-Sağîr, n. 8489)
Bisogna ricordare il hadis-i sherif.
Questo hadith si riferisce non solo alla calunnia che qualcuno fa direttamente a noi, ma anche a quella che ascoltiamo intorno a noi, alla radio o in televisione.
– Quando si diffondono pettegolezzi in nostra presenza, dovremmo metterci nei panni della persona di cui si parla, chiedendoci se saremmo noi stessi a sentirci a disagio se venissero dette le stesse cose in nostra assenza. Se la persona offesa ha bisogno di sentirsi male, deve sentirsi male; se ha bisogno di difendere i propri diritti, deve difenderli.
– Dovremmo provare un profondo disagio interiore, al punto da non riuscire più a tollerare di ascoltare la calunnia. Se la persona calunniata è un nostro amico, dobbiamo assolutamente intervenire verbalmente, difendere il suo onore e condannare la calunnia.
– Se il silenzio ci arrecherà un grave danno,
“facendo sentire la nostra insoddisfazione”
Dobbiamo allontanarci immediatamente da lì. Se viene trasmesso alla radio o alla televisione, dobbiamo spegnere subito.
– Se non riusciamo a fare queste cose, dovremmo cercare di non ascoltare. Inoltre, dovremmo chiedere perdono a Dio per aver ascoltato la calunnia, pregare per la persona calunniata e fare attenzione a non giudicare male gli altri sulla base di ciò che abbiamo sentito.
D’altra parte;
– Non accettare la diffamazione e i pettegolezzi.
– Non dare per scontato che la persona di cui si parla sia proprio come la descrivono.
– Non verificare le affermazioni fatte,
– Dare un consiglio a chi diffonde pettegolezzi,
– Non rivelare ad altri la tendenza di una persona a diffamare è anch’essa una caratteristica morale che ogni musulmano dovrebbe possedere.
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande