
– Il mondo è un luogo di prova. Ma ogni prova deve essere difficile e penosa? Non può esserci una prova facile?
– O forse si viene messi alla prova solo attraverso le difficoltà?
Caro fratello/cara sorella,
Con ristrettezze, difficoltà, povertà, malattie e morti.
come siamo stati messi alla prova
abbondanza, benessere, salute, famiglia numerosa con figli
Siamo messi alla prova anche con tante altre benedizioni.
Lo stato minimo che ci viene richiesto;
In difficoltà, la pazienza; in abbondanza, la gratitudine.
Lo stato ideale che ci si aspetta da noi è:
La gratitudine è di rigore in ogni circostanza.
Perché ogni stato è transitorio e ogni stato è il nostro destino, decretato da Dio.
Non dimentichiamo anche questo.
La prova dell’esistenza è più dura della prova dell’assenza.
Infatti, il rendiconto di qualcosa di scarso o inesistente è relativamente facile, ma il rendiconto di ogni bene ricevuto sarà molto difficile.
Quindi, possiamo immaginare un interrogatorio del genere:
“Kulum!”
Ti ho dato dei soldi, cosa ci hai fatto?
Ti ho dato la salute, e tu cosa ci hai fatto?
Ti ho dato dei figli, e come li hai cresciuti?
Ti ho dato la conoscenza, e tu come l’hai usata?
Ti ho dato coraggio, e a chi l’hai usato?..”
Infatti, nel Corano si legge, a titolo esemplificativo:
“E poi, naturalmente, sarete interrogati e chiamati a rendere conto delle benedizioni che vi sono state concesse in questo mondo, su come e dove le avete usate.”
(At-Takasur, 102/8)
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande