“Non salite in nave e non vi avventurate in mare se non per compiere il pellegrinaggio (Hajj) o l’Umrah, o per combattere nella via di Allah. Poiché sotto il mare c’è il fuoco, e sotto il fuoco c’è il mare.” (Abu Dawud, Jihad 90)
– Cosa voleva dire questo hadith, a chi l’ha detto, con quale scopo, e qual è il parere religioso sull’attraversare il Bosforo in nave anche oggi, ad esempio quando si va a Istanbul?
Caro fratello/cara sorella,
– Poiché la catena di trasmissione di questo hadith è interrotta.
È debole.
(cfr. al-Iraqi, Tahricu ahadisi’l-İhya, n. 1511)
– Inoltre, questo
coloro che affermano che l’hadith non è autentico
tra,
Imam Shafi’i, al-Bukhari, al-Munthiri, al-Khattabi
Ci sono grandi studiosi come…
(cfr. Avnu’l-Mabud, 7/120)
– Lo scopo di riportare questo racconto dell’hadith è:
-Come ha sottolineato anche Hattabi
–
per richiamare l’attenzione sui pericoli del mare e per evitare di entrare in acqua durante le tempeste
consigliare.
(cfr. Avnu’l-Mabud, agy)
Infatti, in un racconto citato da al-Baverdi:
“Chi entra in mare quando le onde sono alte/c’è tempesta non ha alcuna garanzia.”
è stata fornita la relativa informazione.
(cfr. el-Iraki, op. cit.)
Quindi, questa registrazione è importante. Potrebbe essere che questa registrazione non sia stata inclusa in quella narrazione debole. Infatti, Imam Shafi’i ha narrato questa narrazione…
debole
perché lo aveva accettato (e si oppose a coloro che sostenevano che, in ogni caso, il pellegrinaggio via mare fosse obbligatorio, a meno che non fosse l’unico modo possibile).
“In caso di mare agitato/tempestoso”
(se non c’è altra via)
Non è necessario andare in pellegrinaggio a La Mecca via mare.
ha detto.
(cfr. Avnu’l-Mabud, agy)
– Ibn Hajar, di Bukhari
“che una persona a bordo di una nave possa pregare seduta, anche se è in grado di stare in piedi”
ha dichiarato che ciò indica che è lecito viaggiare in mare.
(cfr. Fethu’l-Bari, 1/489)
Questa affermazione di Ibn Hajar è un’ulteriore dimostrazione che anche lui considerava debole la trasmissione di quell’hadith.
– D’altra parte, il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) disse a Umm Haram:
Aveva profetizzato che la comunità islamica avrebbe intrapreso campagne navali e che anche lui avrebbe partecipato a queste campagne.
(cfr. al-Bukhari, Ta’bîr: 12; al-Müslim, Imārat: 160, 161)
– Inoltre,
una battaglia navale equivale a dieci battaglie terrestri
(Ibn Majah, Jihad, 1; Darimi, Jihad, 28),
che considera un martire marino equivalente a due martiri terrestri
(Ibn Majah, Jihad, 10)
Gli hadit (tradizioni islamiche) incoraggiano i musulmani a intraprendere spedizioni marittime.
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande