Caro fratello/cara sorella,
La religione islamica attribuisce il diritto di divorziare all’uomo.
Tuttavia, la donna può riservarsi il diritto di divorziare al momento della celebrazione del matrimonio, oppure, in caso di matrimonio civile, può chiedere il divorzio al giudice.
Il divorzio pronunciato dal giudice è valido.
Secondo la religione islamica, il marito ha il diritto di divorziare perché, essendo più prudente, lungimirante e meno soggetto alle emozioni, è considerato più adatto a prendere tale decisione. Il Corano lo afferma chiaramente.
Chiunque abbia ripudiato la moglie tre volte, prima o dopo aver fatto ricorso al tribunale, non può più, dal punto di vista religioso, tornare con lei. Se invece non l’ha ripudiata prima o dopo il ricorso al tribunale, nel momento in cui fa domanda di divorzio al tribunale, delega l’autorità di divorziare al giudice, ovvero lo nomina suo procuratore.
Quando il giudice la divorzia, viene emesso un decreto di divorzio.
Ma gli restano ancora due divorzi. Pertanto, non c’è alcun impedimento legale né religioso a che lui e sua moglie si riuniscano. Tuttavia, poiché non conosciamo il tipo di divorzio pronunciato dal tribunale – ovvero se si tratta di un divorzio definitivo o di un divorzio revocabile – è necessario contrarre un nuovo matrimonio se si decide di riunirsi.
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande