– Ci sono indicazioni di questi significati nel Corano e negli hadit?
Caro fratello/cara sorella,
Tutte queste parole hanno lo stesso significato e annunciano un’ispirazione.
Significa ciò che viene al cuore, ciò che nasce nel cuore; una sottigliezza lontana, intesa da un’espressione o da una parola; ciò che viene suggerito, ricordato al cuore, l’ispirazione fatta dall’angelo dell’ispirazione.
– Anche Imam Kusheiri ha parlato di termini simili. Secondo lui, i termini (sunuhāt, che significa apparizioni), (lamāhāt/luci), (tulūʿāt) esprimono pressoché lo stesso significato. Considerando le sfumature, in ordine di intensità e durata, dal più debole al più forte, si ha prima LEVAIH. È un lampo di verità che colpisce il cuore e poi svanisce. LEVAMI è una verità che nasce nel cuore, più brillante e duratura di LEVAIH. TAVALI, infine, è la nascita nel cuore di una verità più brillante, più duratura e in grado di dissipare maggiormente le tenebre rispetto alle precedenti.
– Nell’epoca dei Salaf-i Salihin, e in particolare negli ambienti mistici, l’uso di queste parole era una consuetudine.
Come questo versetto, molti altri richiedono uno sforzo particolare per comprendere il Corano. Pertanto, oltre al significato esoterico, comprensibile a prima vista, del Corano, che proviene da una conoscenza infinita, esistono anche significati esoterici che richiedono una particolare pratica mentale, un’ispirazione, una conoscenza innata e una perspicacia.
In un hadit si legge:
Richiamando l’attenzione sull’hadith citato, Alusi ha accusato coloro che si oppongono all’interpretazione allegorica di incoerenza e ha espresso le seguenti opinioni sull’argomento: come può una persona con un minimo di intelligenza, o anche un briciolo di fede, accettare che le poesie di un poeta come Mutanabbi, contenute nel suo diwan, abbiano significati molto diversi, eppure negare i significati infiniti indicati nel versetto del Corano?
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande