Caro fratello/cara sorella,
In altre parole, i benefici di questa forma di santità sono i benefici diretti del suo maestro, senza passare attraverso il “barzakh” (stato intermedio) di una confraternita.
Questo argomento è spiegato nel Risale-i Nur nel seguente modo:
invece; a, è il modo di raggiungere direttamente la verità, senza entrare nel meandro della mistica.
“La santità dei Compagni è una santità superiore, chiamata velayet-i kübra, che, senza passare per il sentiero del berzah, passa direttamente dall’apparenza alla realtà, e guarda alla sua manifestazione; e questo sentiero di santità, sebbene molto breve, è molto elevato. In essa, le rivelazioni e i miracoli sono poco evidenti.”
“E i miracoli dei santi, per lo più, non sono volontari. Un prodigio, come dono divino, si manifesta inaspettatamente. La maggior parte di queste rivelazioni e miracoli si verificano durante il periodo di ascetismo e disciplina spirituale, quando, superando le barriere della via mistica, raggiungono un grado di disgiunzione dalla comune umanità, e sono così resi partecipi di stati straordinari.”
“I Compagni, invece, grazie all’influenza, all’attrazione e all’elisir della conversazione profetica, non sono obbligati a compiere il lungo e complesso percorso spirituale del tarikat. Possono passare dalla forma alla realtà in un solo grado e in una sola conversazione.”
Perché la caratteristica di questa tutela è che avviene senza entrare nel limbo della confraternita. E questo avviene attraverso l’equazione.
“Sì, il passaggio dalla apparenza alla verità avviene in due modi:
Il primo modo è entrare nel “Tarîkat berzah” (il “Tarîkat berzah” è un concetto mistico in Sufismo, che rappresenta un passaggio o un confine tra diversi livelli di conoscenza spirituale), compiere il “seyr ü sülûk” (un percorso spirituale di purificazione e illuminazione) e raggiungere la verità. Il secondo modo è raggiungere direttamente la verità, senza passare attraverso il “Tarîkat berzah”, grazie alla grazia divina; questo è il sentiero più alto e breve, riservato ai Compagni e ai Tabi’in (seguaci dei Compagni).
“Pertanto, per illuminarsi con le luci della suprema santità derivanti dall’eredità profetica, soprattutto in questo secolo, è di grande importanza entrare dalla porta del Risale-i Nur e compiere opere meritorie nell’ambito della fede degli Ahl-i Sunnet. Infatti, le verità che gli Ahl-i Velayet hanno visto attraverso le azioni, il culto, la pratica ascetica e l’ascesi, e le verità di fede che hanno osservato dietro i veli, sono state aperte da Risale-i Nur, proprio come da loro, nel luogo del culto, nella scienza, verso la verità; nel luogo della pratica ascetica e dei dhikr, e nel luogo della scienza mistica e delle confraternite, sta vincendo le deviazioni filosofiche che prevalgono sulle correnti di verità e di confraternite di questo secolo, ed è in piena evidenza.”
Sì, proprio così.
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande