– Potrebbe condividere l’interpretazione di questo versetto fatta dal commentatore Ferra?
Caro fratello/cara sorella,
La traduzione del versetto è la seguente:
“Sappiate con certezza che questo ricordo (la rivelazione, il Corano) lo abbiamo certamente noi rivelato e che lo proteggeremo noi stessi.”
(Al-Hijr, 15/9)
Nel versetto
“a lui”
situato/a in
“o”
che significa
“hû”
Il pronome è stato interpretato in due modi diversi:
Il primo è il “zikr”
è che appartenga a Dio, ed è questa la posizione della maggior parte degli esegeti.
In secondo luogo,
Secondo al-Farrā’ e Ibn al-Anbārī, il significato del versetto è che esso fu rivelato al Profeta Maometto. In questo caso, il significato del versetto è…
Siamo noi, il glorioso Dio, che lo proteggiamo e proteggeremo dal male dei demoni e degli spiriti maligni, e dall’aggressione dei nemici”.
significa.
Sebbene questa sia una interpretazione corretta, essa rappresenta il significato più immediato che si ricava dal versetto. In altre parole, Dio ha assunto su di sé il compito di proteggere il Corano da alterazioni o omissioni, garantendone la conservazione intatta.
In sostanza, come espresso nel versetto precedente, il 6, i politeisti, con un tono beffardo, avevano insinuato che al Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) non fosse stata rivelata alcuna rivelazione, sostenendo che egli fosse un pazzo e che le parole che affermava di aver ricevuto in rivelazione non provenissero da Dio, ma da spiriti maligni, o che le sue affermazioni fossero pura follia, prive di qualsiasi fondamento di verità.
Ecco qui.
“Sappiate con certezza che noi abbiamo rivelato questo ricordo/questa rivelazione e noi stessi la proteggeremo.”
con questa dichiarazione, la loro affermazione viene nettamente respinta.
Quindi, qui.
“ricordare”
Con “rivelazione” si intende la rivelazione divina, e con “protezione” si intende la salvaguardia della rivelazione da qualsiasi influenza esterna che possa compromettere la natura divina dei versetti, sia durante il processo di rivelazione che in seguito, fino al giorno del giudizio. Quindi
-tenendo conto anche del contesto-
Il versetto, in sostanza, respinge le obiezioni dei politeisti alla rivelazione, affermando che la rivelazione proviene da Dio e che non è mai stato né potrà mai essere apportato alcun aggiumento ad essa.
Senza dubbio
Poiché la protezione del Profeta implica implicitamente la protezione della rivelazione, è possibile conciliare entrambe le interpretazioni.
è possibile.
“Allora, se c’era questa promessa, perché i compagni si preoccuparono di raccogliere il Corano in un codice?”
Non si può nemmeno porre la domanda. Infatti, così come i memorizzatori del Corano lo imparano a memoria, anche il fatto che i compagni lo abbiano raccolto fa parte dei mezzi di protezione di Dio. Dio li ha resi capaci di raccoglierlo e fissarlo in questa maniera perché ne ha assunto la protezione.
Qui, gli esegeti hanno espresso diverse opinioni sulla natura della protezione che Dio Onnipotente accorda al Corano.
In altre parole:
1.
Questa protezione da parte di Dio si manifesta come un miracolo, diverso dal linguaggio umano, che rende l’uomo incapace di aggiungere o sottrarre nulla. Infatti, se qualcuno aggiungesse o togliesse qualcosa al Corano, la struttura del Corano cambierebbe e tutti gli intelletti capirebbero che non fa parte del Corano. Pertanto, il fatto che il Corano sia inimitabile (rendendo gli uomini incapaci di produrne uno simile) lo protegge come una cinta e una fortificazione che circondano una città.
2.
Dio ha protetto e preservato il Corano impedendo a chiunque di avere la forza di opporvisi verbalmente. Queste due interpretazioni sono molto simili.
3.
Dio Onnipotente proteggerà e conserverà il Corano, impedendone l’abrogazione e la falsificazione da parte del popolo, incaricando una comunità che lo difenderà, lo farà leggere e lo diffonderà tra il popolo fino alla fine del periodo di validità (obbligo).
4.
Hanno detto che il significato di protezione è questo: se qualcuno volesse cambiare una lettera o un punto del Corano, tutto il mondo gli si scaglerebbe contro:
“Questo è sbagliato, è alterare la parola di Dio.”
dice. Infatti, anche se un uomo grande e autorevole commettesse un errore o un’imperfezione, anche solo in una lettera o in un punto di un libro di Dio, i bambini stessi lo rimprovererebbero immediatamente,
“Signore, ti sbagli, la verità è questa!”
dicono.
Fahreddin Razi dice:
“Nessun altro libro ha ricevuto una protezione come quella del Corano. Non esiste altro libro che non sia stato, in una certa misura, soggetto a falsificazioni (trascrrizioni errate), alterazioni (cambiamenti di lettere durante la scrittura) e corruzioni. Considerando che molti atei, ebrei e cristiani hanno avuto il desiderio e l’ambizione di alterare e corrompere il Corano, il fatto che questo libro sia rimasto intatto e protetto da ogni forma di alterazione rappresenta uno dei più grandi miracoli. Pertanto, si verifica la previsione di un evento futuro, un evento che è un miracolo di alto livello. (Razi, commento al versetto in questione)”
Poiché questa sura fu rivelata a Mecca, ciò significa che da allora a oggi l’intero universo ha assistito alla realizzazione di questa profezia. Anche se questo versetto non fosse stato espresso in modo così chiaro nel Corano, la sua conservazione per così tanti anni, con una protezione ineguagliabile da qualsiasi altro libro, costituirebbe di per sé un grande miracolo, come diceva Razi. Il fatto che sia stato espresso chiaramente fin dall’inizio, e in particolare con questa enfasi, rappresenta invece un miracolo scientifico innegabile. E così, per oltre tredici secoli e mezzo, il mondo ha assistito a un miracolo che racchiude sia aspetti scientifici che pratici.
“Questi sono i versetti del Libro e del Corano, che è chiaro e manifesto.”
(Hicr, 15/1; vedi Elmalılı, Hak Dini, commento al versetto in questione)
Con saluti e preghiere…
L’Islam attraverso le domande