– Sappiamo che sorridere è una pratica raccomandata. Ma dove, quando e con quale frequenza dovremmo farlo?
Caro fratello/cara sorella,
Sorriso,
Significa sorridere. Il musulmano, in tutte le fasi della vita, dovrebbe diffondere energia positiva intorno a sé con un volto sorridente, non con un’espressione seria e cupa.
Il criterio fondamentale qui è quello che il credente deve dimostrare in ogni condizione e situazione.
essere moderato
Questa è una caratteristica. Infatti, si dice che il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) non sia mai stato visto ridere a crepapelle; il suo sorriso era descritto come un leggero sorriso.
Abdullah ibn Haris,
“Il sorriso del Profeta (pace e benedizioni su di lui) era solo un leggero sorriso.”
ha detto.
(Tirmidhi, Menakıb, 10)
Il sorriso che definiva un atto di carità
(Tirmidhi, Birr, 36)
non è mai stato privo di questo. Infatti, Cerîr b. Abdullah,
“Da quando mi sono convertito all’Islam, il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) mi ha sempre permesso di entrare nella sua casa e mi ha sorriso ogni volta che mi vedeva.”
ha detto.
(Bukhari, Jihad, 162)
Si dice inoltre che il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) infondeva gioia e tranquillità a chi gli stava vicino grazie alla sua espressione sorridente.
(Buhari, Edeb, 68)
Quindi, ciò che conta davvero nel corso della vita è sorridere, essere cordiali.
Ma la vita non è fatta solo di eventi da affrontare con un sorriso. A volte è necessario piangere, essere tristi, arrabbiarsi…
Pertanto, il Profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) durante la sua missione ha saputo comunicare efficacemente con le persone non solo attraverso parole sagge, ma anche utilizzando abilmente il linguaggio del corpo. I suoi compagni, i Sahaba, attenti a lui per devozione, prestavano attenzione non solo alle sue parole, ma anche al linguaggio del corpo che usava sia nella vita quotidiana che durante i suoi discorsi. Si può persino dedurre che a volte comunicasse silenziosamente e senza parole con coloro che lo circondavano.
Il suo modo di essere, ora silenzioso, ora sorridente, ora con il colorito che cambiava,
Era in grado di dare alcuni indizi ai suoi compagni, che seguivano ogni suo movimento con interesse.
Alcuni di questi segnali impliciti indicavano approvazione, mentre altri disapprovazione, disagio e opposizione. I compagni, tenendo conto di queste reazioni comunicate dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) attraverso il linguaggio del corpo, adempivano immediatamente a quanto richiesto.
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Con saluti e preghiere…
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