Come dovrebbe essere educata la propria anima?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

La purificazione dell’ego ha due significati distinti:

In primo luogo

Si tratta di purificare il proprio ego, di non permettere che venga macchiato, di coprire i suoi difetti, e persino, se possibile, di farli apparire come virtù. Nelle espressioni sopra riportate, la parola “tezkiye” è usata in questo senso.


“Non giustificate le vostre anime.”

(Necm, 53/32)

Questo versetto coranico ci insegna questo significato.

Nel Nur Külliyatı, lo stato di un’anima non purificata viene descritto nel seguente modo:


“Chi ama e apprezza il proprio io, a condizione che il suo ego non sia stato purificato, non può amare gli altri. Anche se apparentemente li ama, non li ama sinceramente; forse ama solo il proprio interesse e il piacere che ne ricava. Si sforza sempre di piacere e di farsi amare, e non riconosce i propri difetti. Esaltando e purificando il proprio io con esagerazioni, forse anche con bugie, lo santifica quasi.”

(I lampi)

Inoltre:

“In verità, colui che purifica la propria anima, sarà salvo.”

Il versetto (Şems, 91/9) promuove la purificazione dell’anima. I nostri studiosi spiegano questo come la liberazione dell’anima dai mali, ovvero la purificazione dal politeismo attraverso la fede, dai peccati attraverso la pietà, e l’ulteriore rafforzamento di questa purificazione attraverso azioni meritorie.

La sua educazione squisita


“uccidere il proprio ego”


Chi pratica in questo modo si allontana da tutto ciò che piace alla propria natura egoistica. Di conseguenza, può arrivare a non amare il mondo, a non essere avido, a non essere ostinato e a non arrabbiarsi mai. Pur riconoscendo che anche questo è un tipo di educazione della natura egoistica, siamo dell’opinione che sia meglio indirizzarla verso il bene piuttosto che annientarla.


In primo luogo,

domare un cavallo irascibile riducendo la sua razione di cibo e indebolendolo;

il secondo invece

È come arrivare alla meta più velocemente con un cavallo forte, alimentandolo normalmente ma sottoponendolo a un buon addestramento.

Sì, il mondo ha i suoi aspetti positivi e i suoi aspetti negativi. Ci sono situazioni in cui l’ambizione è giustificata, altre in cui non lo è. Ci sono situazioni in cui la testardaggine è positiva, altre in cui è negativa. Ci sono situazioni in cui la rabbia è dannosa, altre in cui è utile.

È bello amare il mondo come uno specchio dei nomi di Dio e come un campo per l’aldilà (1). È brutto amare la parte di sé che si piega ai desideri e che è velo di negligenza (2). È bello essere ambiziosi nella conoscenza e nel servizio; è brutto essere ambiziosi di ricchezza e potere per la fama. È bello essere ostinati nella verità; è brutto essere ostinati nel falso. È bello essere arrabbiati con i tiranni; è brutto essere arrabbiati con i credenti.

Ecco, indirizzare verso il bene i sentimenti e i desideri che risiedono nella natura dell’ego è molto più utile che uccidere l’ego, ovvero zittirlo completamente. (3) Questo si ottiene trovando un buon sbocco ai desideri e ai bisogni dell’ego, indirizzandolo verso cose buone; come costruire una diga su un fiume che scorre impetuoso danneggiando l’ambiente e poi irrigare il territorio con esso.


Fonti:

1. Acluni, I, 412

2. Nursi, Parole, p. 584

3. vedi Nursi, Mektubat, Envar Neş. İst. 1993, p. 33-34,


Con saluti e preghiere…

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