Cercare di comprendere la rivelazione con la ragione? Cosa dire ai nostri fratelli che non riescono a far entrare la rivelazione nella loro mente?

Risposta

Caro fratello/cara sorella,

L’intelletto fatica a comprendere molte cose. Come può un albero contenere il suo seme, come può il mondo rimanere sospeso nello spazio? Come può l’anima agire nel corpo, come possono i fiori spuntare dal terreno? L’intelletto fatica a comprendere molti di questi aspetti. Non basta dare loro un nome per aver dato una risposta. A volte, di fronte a questi misteri, è necessario esclamare “Allahu Akbar” per esprimere la nostra meraviglia.

Ad esempio, dire “non lo so” a chi ci chiede qualcosa è già una risposta. In questo modo diamo la risposta reale alla domanda. La più alta conoscenza riguardo a ciò che è sconosciuto si esprime nella frase “non lo so”. Se invece di dire questo facessimo delle supposizioni, dicessimo “è lungo o corto”, “è di questo o di quell’altro colore”, saremmo noi stessi ingannati e ingannerebbero gli altri. Sarebbe come guardare la terra e fare delle supposizioni sulla gravità.

Da questo punto di vista, sarebbe errato cercare di spiegare la rivelazione con elementi materiali. Si tratta di una condizione speciale riservata ai profeti. Come chi non è un angelo non può comprendere la natura angelica, e chi non è un uomo non può comprendere la natura umana, così chi non è un profeta non può né vivere né comprendere appieno la rivelazione. Tuttavia, l’esistenza della rivelazione è certa.

(Bediüzzaman, Mektubat, p. 89)

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Potrebbe spiegare gli hadit sull’importanza di comprendere l’Islam attraverso la ragione? Potrebbe fornire informazioni sul rapporto tra ragione e rivelazione?

RIVELAZIONE…


Con saluti e preghiere…

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